Vivere gratis con il baratto? Nel 2016 a Milano si può con Spazio Tuttogratis, ecco dove!

Baratto Milano

A volte il genere umano con i suoi comportamenti mi fa dubitare seriamente sul futuro dell’evoluzione: tra uomini che si comportano peggio dei cavernicoli e diete Paleolitiche, qualcosa di positivo da attualizzare prendendo spunto dai bei tempi andati c’è. Vi ricordate del caro e vecchio baratto?

Lo abbiamo studiato alle elementari con gli antichi Egizi ed è uno di quegli insegnamenti che ti ricordi per il resto della vita: il baratto altro non è che una operazione di scambio di beni o servizi tra due o più parti che non prevede l’utilizzo di moneta. Ebbene, e se ancora potessimo pagare utilizzando questo metodo? A Milano è realtà con lo Spazio Tuttogratis (dove troverete anche riciclo creativo) la cui apertura è prevista per metà maggio sotto il passante ferroviario di Porta Vittoria. A dire il vero nel capoluogo lombardo di progetti simili ce ne sono già tra Atelier del riciclo e Swap Boutique, per non parlare delle “n” iniziative di Swap Party alias momenti di scambio tra abbigliamento e accessori moda ma non solo.

Dopo lo Spazio Tuttogratis, la cui idea nasce dal negozio di riuso gratuito di Passamano di Bolzano, a Milano arriverà anche la Festa del Baratto (data e luogo da definirsi).

Perché tutto questo successo e attenzione per il baratto? Due le motivazioni principali: 1) viviamo in un modo dove low cost e fast fashion la fanno da padroni, il che implica una moda della durata di una stagione al massimo e, di conseguenza, vi è la continua voglia di acquistare capi nuovi per essere sempre al passo con i tempi e l’idea di scambiare qualcosa senza buttarlo nella spazzatura ci fa sentire meno in colpa; 2) le varie Vintage Week, mercatini delle pulci e l’idea di curiosare nell’armadio di un’altra persona “is the new black”, ovvero sono molto “in” nel panorama milanese.

Classe 1988, sono nata in un caldo giovedì di agosto in Brera, uno dei quartieri più belli della mia città. Dalla passione (divenuta laurea) per le lingue straniere all'attività di blogger e giornalista freelance, il passo per me è stato molto breve. Oggi mi occupo di comunicazione, ma scrivere di Milano è scrivere delle proprie origini.
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