30 anni a Milano: “Ho provato 5 app da teenager in una settimana, ecco che cosa ho scoperto”

Sono Paola, ho 33 anni, sono nativa milanese. Una sera di 10 giorni fa ho incontrato Elena, una ragazza di 20 anni venuta a Milano per studiare. Da questo incontro è nata la mia sfida: provare 5 app, quelle più usate dai  teenager di oggi, scaricarne una al giorno e vedere che effetto fa a me, trentenne un po’ vecchio stampo. Ecco come è andata.

Questo esperimento è partito da un incontro alle 22 di un venerdì sera in Stazione Centrale a Milano.
Uscita da una lezione in via Soperga, mentre sto attraversando i giardini di via Giacomo Matteotti e i City Angels distribuiscono pasti per i senzatetto di Milano, noto una ragazza camminare dietro di me, sola.
Non bada alla gente che si accalca per un piatto di pasta, non sta in allerta visto che la zona in Piazza Duca d’Aosta non è una delle più raccomandabili di Milano. Elena, questo è il suo nome, è una studentessa fuori sede che Milano la conosce davvero poco, eppure è tutta intenta a scattarsi selfie e a chattare con il suo smartphone.
Le chiedo se vuole fare un pezzo di strada insieme, così da passeggiare tranquilla.
“Grazie” mi dice, “sei molto gentile. I miei coinquilini non volevano uscire allora sono qui da sola. Mi hanno detto che registrano la prima puntata di Masterchef e allora sono venuta“.

“Ma non hai paura a uscire da sola?” le chiedo io basita.
“Ma va”, risponde, “Mi vedono in diretta su Snapchat”.
SNAPCHAT!! Ne ho sentito parlare. Mi faccio fare un corso in 5 minuti di strada che condividiamo. La saluto, io prendo i mezzi, lei rimane a fotografare il suo sex symbol Carlo Cracco, ma il tarlo rimane. Mi devo snapchattare anche io.

 

GIORNO 1. LUNEDì 2 MAGGIO. SNAPCHAT

Non potevo che partire da qui.

SNAPCHAT JUSTIN BIEBER
Scarico la app e subito il problema: c’è una sola interfaccia con un fantasmino che mi provoca.
Devo aggiungere degli amici, e già scopro di essere OUT visto che tanti i miei coetanei sono già snapchatters  (si scrive così)?.
Alcuni dentro ci hanno messo la propria faccia con delle pose buffe. Le voglio anche io e ci provo mentre salgo in metropolitana.
L’effetto è che la gente mi guarda un po’ compatendomi; io mi sento un’imbecille.
Cerco di capire come funzioni.
L’ESITO. Sono passati 8 giorni. Per ora ho usato solo chat con un solo amico che mi ha provocato – “Snapchat lo usano quelli che vogliono approfittare delle ragazzine e non farsi beccare dalla postale”.
Nessun problema: a) non sono una teenager , b) si vede anche dalla pessima foto che ho fatto, c)  io sono ancora qui a capire come farmi un selfie, figuriamoci a rispondere ad un invito…

GIORNO 2. MARTEDì 3 MAGGIO. DEEZER

Visto che questa settimana mi sento giovane mi pongo una domanda: quanti anni ha Justin Bieber?
Questa profonda riflessione mi porta al secondo quesito: qual è il titolo di una canzone di Justin Bieber?
A malincuore scopro che una delle hit del momento che mi piace di più la canta proprio lui, e che per ascoltarla posso scaricarmi Deezer.  DEEZER!?!?
Fichissimo, mi sento avanti! E’ meglio di SPOTIFY – che ho già da ‘ben’ due anni! – perché per qualche canzone ti dà pure il testo.

Così, da vera teenager scappa anche il momento Karaoke. Peccato che i giovani di oggi non sappiano che cosa sia il Karaoke con Rosario Fiorello dalle piazze d’Italia.

FIORELLO KARAOKE NELLE PIAZZE
Comunque, sono così felice che lo voglio far sapere a tutti e scrivo un post su Facebook [che riporto fedelmente]

Paola Perfetti FB
La risposta è compatimento, qualche sfottò, e una provocazione: “Ma sei matta? La app del momento è ONCE, serve a trovare il Principe Azzurro”. Detto fatto.

 

GIORNO 3. MERCOLEDì 4 MAGGIO. ONCE

 

once film

Non ho abbastanza coraggio per spendere il mio tempo libero dietro ad una app di incontri.
Mi sono sempre tenuta alla larga da Meeting, Tinder – anche quando ho conosciuto casualmente il suo fondatore in una vera serata da teenager – , ma la sfida me l’hanno lanciata e che ONCE sia!

Prima pagina: scegli quattro foto di te. Naturalmente opto per le migliori foto profilo che ho su Facebook, così non mi sbatto troppo. “Dì quanti anni hai, se sei caucasica, orientale, latina…”  mi chiede la app. “Latina, latina, acchiappi di più” mi incita mia sorella in pausa pranzo perché, lo ammetto, avevo bisogno di un supporto per buttarmi in questa caxxxata di esperimento.

Seconda fase: il motore sceglie per te in base ai tuoi interessi.

Ma quali interessi?!?!?! Nessuna mi ha chiesto nulla a meno che non fossi cattolica, musulmana o protestante!
In meno di 5 minuti mi contatta Marco. Se la foto mi piace posso cominciare a chattare. Così, in pochi minuti?!? Poverino, bella faccia, ma no: gli incontri online non fanno per me.
Prima di cancellare la app dò una sbirciata alla “carne” sulla mia vetrina in quel momento, ovvero, quali uomini potrebbero fare al caso secondo l’algoritmo di ONCE.
E così scopro che, pronto per me, c’è Maurizio, 30 anni, palestrato color salmone dall’eccessivo autoabbronzante con solo uno slippino bianco addosso. La foto la sta scattando direttamente dalla palestra.
No, non sono abbastanza giovane per ONCE.

NO: DI ONCE NON ABBIAMO ALCUNA TESTIMONIANZA PERCHé é STATO PRONTAMENTE CANCELLATO . LA FOTO  IN ALTO SI RIFERISCE AL FILM ROMANTICO ONCE CHE UGUALMENTE NON CONOSCEVO, MA CREDO MI SI ADDICA DI PIù.

GIORNO 4. GIOVEDì. HELP.IT

Help.it app milano donne

Sono sconsolata. Le app di oggi non fanno per me. Io al massimo posso usare quella dell’ATM per pagare il biglietto del tram o quella di WAZE per non beccare il traffico quando mi muovo in auto.
A tarda sera arriva “la” chiamata. Nel senso che la mia amica Miriam mi chiama e mi racconta di Help.it: una app di nuova fattura pensata per chi si muove sola nelle grandi città, ma anche per le famiglie, e non solo.
In estrema sintesi, loggarsi su Help.it permette di essere monitorati da Carabinieri, Polizia, Ambulanze… così da essere geolocalizzate nel caso di qualunque necessità. E la cosa migliore è che in 9 lingue, per essere fruibile da tutti, milanesi e turisti di passaggio a Milano.
Letteralmente il focus è: HELP-IT app mobile per tua sicurezza e quella dei tuoi famigliari. Uno strumento unico per soccorso, vigili del fuoco, ambulanza e operatori, 24 ore su 24.
Scaccia anche gli stalker. “Magari averla avuta qualche anno fa, sarebbe stata provvidenziale” dico io.
Devo approfondire, ma di questa vi consiglio il sito di riferimento: www.help-it.it.

GIORNO 5. VENERDì 6 MAGGIO. SPOTLIME

Mentre mi stavo ancora scervellando su quale app scegliere per concludere decorosamente la mia settimana da teenagere appesa ad una app, vado a pranzo in un famoso spazio di coworking di Milano. Lì, un amico mi presenta Francesco Rieppi, CEO e fondatore di Spotlime.
“Questa ce l’ho”, dico con orgoglio, “anzi, grazie, mi salvi ogni weekend con la tua selezione di eventi, cocktail…. ti faccio vedere” e sfodero il mio iPhone con una certa sicurezza.
“Grazie, anche io leggo i tuoi articoli” mi dice gentile.
Io sono già in brodo di giuggiole: Francesco è giovanissimo e mi sembra di fare la parte della giovanissima .
“Solo che non hai fatto l’aggiornamento, ecco ti faccio vedere come si fa” e così, in meno di un minuto, ho una app nuova di zecca.
ESITO: questo venerdì sera sono certa che farò qualcosa di fichissimo e da cciovane.

GIORNO 6. SABATO 7  MAGGIO

Dopotutto e alla fine di tutto, però, non basta il pensiero di sentirsi giovane per esserlo davvero. Quindi, quello che ho scoperto e che devo cercarmi delle app da 30enne, se mai ne esistessero.

Cosa ho fatto il giorno 7, domenica 8 maggio?

Una gita con la famiglia, sono entrata in libreria e mi sono goduta la serata in compagnia di un buon libro.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.