Pratocentenaro: perché la fermata della Metro Lilla si chiama così!?

A Milano, anche la fermata di una linea della metropolitana può nascondere storie sublimi e dimenticate. Vi raccontiamo quella di Pratocentenaro.

E’ assai probabile che di questa storia non avremmo mai parlato se non mi fossi imbattuta, con una certa frequenza, sulla fermata di nome Pratocentenaro che sta sulla Linea Lilla.

Di certo, Pratocentenaro non è una di quelle fermate delle linee metropolitane più battute dai pendolari meneghini. Eppure, sarebbe stato davvero un peccato perdersi le suggestioni che questo luogo, disperso oggi su viale Fulvio Testi, può ancora restituirci.

Dobbiamo spremerci le meningi e tornare agli inizi dell’anno Mille per immaginarci, là dove oggi sorge un complesso residenziale di cemento armato, a pochi metri dall’ Ospedale Maggiore, una distesa di verde, campi e case rurali.

Il ‘prato’ del ‘centenaro’ arriva proprio dall’epoca dei longobardi, quando i “centenari” regolavano le “centone”, cioé i distretti abitati da cento famiglie.

Essi si riunivano in queste pianure.

Il primo di costoro pare fu “Lanfranco Pila e Frasia, sua moglie, che lasciarono all’ospedale di San Simpliciano otto jugeri di terreno in località Prato Centenaro. Da allora la giurisdizione della località fu gestita dai frati di San Simpliciano, successivamente passarono sotto la parrocchia della vicina Niguarda (1078) ricorda il blog Urbanfile, che regala anche una presumibile ricostruzione di questi luoghi ben prima dell’avvento della cementificazione.

Nel Medioevo la comunità di questo Prato venne legata alle fondazioni religiose, per le quali il popolo lavorava i campi in campo di assistenza economica e devozionale.

Così si andò avanti fino al 1618, quando circa 300 popolani (questa era l’estrazione sociale degli abitanti del loco) ottennero dal Cardinale Federico Borromeo di essere separati dalla chiesa di Niguarda e di erigere a parrocchia la loro antica chiesa di San Dionigi.

E così si giunse all’ età napoleonica (dal 1808 al 1816): allora Precentenaro venne per la prima volta aggregata a Milano.

Nonostante un ritorno, seppur breve, all’autonomia politica durante il Regno Lombardo Veneto divenne parte delle frazioni di Greco Milanese nel 1863 con lo spostamento della sede comunale, per essere annessa definitivamente alla città, come tanti altri Corpi Santi (su tutti, Lambrate), nel 1923.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.