San Biagio: perché si festeggia a Milano e fa bene alla gola?

Avete conservato l’ultima fetta del panettone che avete mangiato a Natale? Vi tornerà utile il 3 febbraio, giorno di San Biagio. Ecco perché!

San Biagio si festeggia il 3 febbraio e, per tradizione, il modo migliore per celebrarlo è mangiando una fetta di panettone.
Ad essere precisi deve essere l’ultima fetta del panettone aperto a Natale. Anche se è raffermo. E se lo farete, questo gesto farà migliorare la salute della vostra gola. Sapete perché?

L’adagio recita: “San Bias el benediss la gola e el nas”.

E per l’occasione, i negozianti vendono a poco prezzo i panettoni rimasti invenduti dal periodo natalizio.

San Biagio: chi era

Biagio di Sebaste, noto come san Biagio (Sebastea, III secolo – Sebastea, 3 febbraio 316), è stato un vescovo e santo armeno, venerato come santo dalla Chiesa cattolica (vescovo e martire) e dalla Chiesa ortodossa.
Molto venerato a Maratea e nel resto d’Italia, moltissimi sono i culti e i modi di festeggiarlo, le tradizioni sorte in parecchie parti di Italia.
Per tutti, però, San Biagio resta il protettore della gola.

San Biagio: il miracolo

Secondo la tradizione, un giorno una madre disperata portò suo figlio a San Biagio.
Il piccolo era morente, quasi del tutto soffocato da una lisca di pesce rimasta conficcata in gola. San Biagio diede al bambino una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, gli rimosse la lisca e lo salvò.
Da allora San Biagio è considerato il santo protettore della gola.

Ma non è l’unica leggenda legata ai suoi miracoli. Anzi, proprio la leggenda che vi stiamo per raccontare c’entra con il legame con Milano.

Si dice che una massaia, un giorno, portò un panettone da benedire a un frate. Il religioso era molto goloso e anziché limitarsi alla benedizione, finì per mangiare il dolce. Eppure San Biagio lo dispensò dalla brutta figura: al suo ritorno, la massaia trovò un panettone grande il doppio di quello che aveva lasciato.

E allora: vuoi non cercare una benedizione alla propria salute attraverso il dolce più amato della nostra città!?

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.