Startup valley d’Italia? La Lombardia con al centro Milano!

Positivi i dati emersi questa settimana dal primo report sull’impatto sociale degli incubatori e acceleratori italiani ovvero un’analisi sull’innovazione e sull’imprenditorialità sociale sviluppata dal team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) del Politecnico di Torino, in collaborazione con Italia Startup e con il supporto di Cariplo Factory, Compagnia di San Paolo, Impact Hub Milano, Make a Cube³, SocialFare, e Social Innovation Teams (SIT).

La ricerca si basa su un questionario inviato a 162 incubatori individuati sul territorio italiano. Lo studio ha come obiettivo la realizzazione di una mappatura aggiornata a livello nazionale delle attività di incubazione. La ricerca, inoltre, mira ad esaminare i modelli di business, i servizi offerti e le differenze tra diverse tipologie di incubatori e ad evidenziare le peculiarità e le sfide affrontate dagli incubatori che supportano imprese a significativo impatto sociale.

Su un campione di 382 startup incubate del 2016 in 32 diversi incubatori,quasi il 70% delle startup si trovano in Italia settentrionale, in particolare più del 50% nelle regioni del Nord-Ovest.

Dal dato emerge come la Lombardia sia la regione con il maggior numero di startup, il 31,9% del totale, seguita dal Piemonte (15,2%) e dal Lazio (8,1%).

La Lombardia è la regione che ospita anche il maggior numero di incubatori (per brevità, con il termine incubatore si fa qui riferimento anche ad acceleratori e spazi di coworking che offrono accompagnamento manageriale e/o formazione imprenditoriale), il 25,3% del totale, seguita dalla Toscana (9,9%) e dall’Emilia Romagna (9,3%).
L’area meridionale e insulare, con il 17,9% degli incubatori totali, rappresenta invece la zona meno popolata da queste organizzazioni.

Per quanto concerne la natura giuridica, più del 60% degli incubatori ha natura privata, mentre solo il 15,4% ha natura pubblica.
Circa un quinto degli incubatori possiede invece una compagine sociale che include soggetti sia pubblici che privati.

In termini di età i dati indicano come solo il 12% di esse aveva più di 3 anni nel 2016. Più del 90% si sono costituite sotto forma di S.r.l.

Per quanto riguarda il settore di attività, circa il 40% delle startup opera in servizi di informazione e comunicazione, mentre il secondo settore più rappresentato è legato ad attività professionali, scientifiche e tecniche (25,8%).

Per finire, in termini di fatturato medio, quello delle startup a significativo impatto sociale, rispetto a quelle che non lo sono, è di poco inferiore (123 mila euro contro i 127 mila della controparte), tuttavia il numero di dipendenti medio risulta essere più elevato (2,6 contro 1,7).

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.