Sushi all’italiana? Ecco la proposta gourmet di Kitchen Society a Milano

Sushi all’italiana? Da Kitchen Society, Via Chizzolini 2 a Milano, i sapori di casa si mescolano al Jappo-fusion con un po’ di Iberia. Ecco perché!

Per chi arriva da via Piero della Francesca (zona Sempione), Kitchen Society è una sorpresa.

Giri l’angolo della via Privata Gerolamo Chizzolini ed ecco lì, l’ex studio abitazione di un fotografo, dalle cui belle vetrate si intravede subito l’interno.

Kitchen Society è un atelier del gusto dove la cucina minuscola, al 90% a vista, lascia spazio ad un grande momento di convivialità.

Merito dell’estro dello chef-padrone di casa: Alex Seveso.

Alex Seveso @Facebook Kitchen Society

Merito della sua idea di cucina, internazionale ma saldamente radicata nella conoscenza delle materie prime italiane. E nell’amore per ciò che è bello e buono.

Non si può capire la proposta di Kitchen Society senza conoscere il deus ex machina di questo ristorantino da 50 posti più in piccolo dehor, dallo stile rustico chic, ‘incastrato’ sotto una classica casa di ringhiera milanese.

Alex Seveso, lombardo doc, nasce da una famiglia di ristoratori ‘del lago’ (Ispra). Pescato del giorno, turisti (soprattutto tedeschi), vita all’aria aperta, amore per le cose belle, su tutte, il golf (e una pallina da far scivolare sul green è il suo marchio di fabbrica oltre che il suo inconfondibile biglietto da visita). Nel 1991 Alex è a Los Angeles quando compra un sushi al supermercato e lo porta a casa. Lo condisce con del basilico italiano, inizio di quella “emu” suo marchio di fabbrica,cioé un’ emulsione con un 65% di salsa di soia e un 35 % di olio extravergine di oliva. Perché… “Ci stava bene un po’ di dolcezza all’italiana”.

Ci lavora un po’ su. E’ il primo piatto della sua Kitchen Society, dei sapori fusion del suo sushi all’italiana.

Un sushi all’italiana che la carta di Kitchen Society propone in modo versatile, dall’antipasto al secondo, passando per un tocco di jamon iberico Pata Negra de Bellota de cebo de campo perché… “perché c’era da quando ho iniziato l’attività del locale, mi piaceva, e mi sembrava un bel benvenuto per i miei ospiti’, mi spiega con un sorrisone.

 

In questo sushi all’italiana la materia prima viene esaltata da selezionati oli extravergine d’oliva, da capperi di Pantelleria, da granelle di pistacchio di Bronte, da creme di tartufo bianco e da erbe e spezie mediterranee.

Nascono da qui i pan brioches con gamberi con pistacchi, pesto di olive e capperi.
Il carpaccio di orata scottata (bellissimo e complesso).
Il tonno tonnato.
La tartare di branzino con verdure e pistacchi tostati (sì, i pistacchi sono un altro suo tallone d’achille, dopo il golf).
Il sashimi di salmone scottato e salsa wasabi con scorza di limone.
La Polpo salad con polpo lessato e appoggiato su cavolo cappuccio, avocado acciughe e paprika dolce.
La selezione di Uramaki Rolls: ottimo quello con gambero gambero rosso e crema al basilico e ancora orata, burro e salvia (rivisitazione di una classica ricetta lacustre, il risotto con pesce persico), con parte calda e parte fredda.
Il Dragon roll rivisitato con il Piemonte: ovvero con peperone, crema di tartufo bianco…
Il Nigiri Rocher, gamberone braciato al pepe con granella e crema di pistacchio.

Questo, quello che abbiamo testato noi, ma senza dimenticare i risottini fusion con riso giapponese non mantecato anche in versione giallo Milano (con zafferano) come quello con gamberi, avocado, peperoni e crema al tartufo bianco o quello con mix di salmone, orata, tonno e gamberi con olive, capperi e basilico.

Da assaggiare nell’apposito menu degustazione, meglio se in accompagnamento con la gustosa carta dei vini disponibili (molti quelli Kosher, vista la ricca presenza di clientela ebrea). Ovviamente sotto consiglio dell’attento Alex che, istrione della tavola (Kitchen) come della socializzazione (Society), abbandona per un attimo la ‘giapponesità’ della sua offerta e in pieno stile italiano condivide la sua passione per la sua cucina in costante ricerca di nuove combinazioni di sapori.

Kitchen Society
Via Gerolamo Chizzolini 2
20154 – Milano
Tel. 340.6763939
Chiuso domenica e al pranzo di sabato
Orari cucina: 12-14.30/19.30-23.30
Prezzo medio 50€
Carte di credito: tutte tranne Amex e Diners
Animali: Si
www.kitchensociety.it
FB kitchensoc | Twitter Kitchen_Society | Instagram kitchensociety

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.