Crespi d’Adda: la guida dettagliata per visitare tutto l’anno il Villaggio Operaio Patrimonio dell’Unesco

Una gita al Villaggio Operaio di Crespi sull’Adda vale la pena regalarsela tutto l’anno. Chiunque abbia visitato Crespi d’Adda avrà di certo percepito l’atmosfera suggestiva di questo mondo un po’ “spiritato” e avrà desiderato portarsi a casa un pezzetto di quei tempi in cui il “padrone” si prendeva a cuore la cura dei suoi operai e delle loro famiglie.

Una “Pleasantville” che ormai praticamente non esiste più, e che è fruibile sempre con il libro che ne racconta storie e segreti, in vendita al prezzo di 2 euro – la versione carta. Quella digitale, invece, costerà simbolicamente 1 euro. Ma cosa contiene…

IL LUOGO: CHE COS’é IL VILLAGGIO OPERAI DI CRESPI D’ADDA

Facciamo ben più di un passo indietro e andiamo al villaggio operaio di Crespi d’Adda fondato intorno allo stabilimento che ospitò, in origine, il Cotonificio Benigno Crespi.

Correva l’anno 1877, a capo dell’azienda c’era Cristoforo Benigno Crespi. L’ambizioso progetto venne completato dal figlio, Silvio Benigno, verso la fine degli anni Trenta del Novecento.

PERCHé “SULL’ADDA”?

Il villaggio operaio venne edificato in prossimità del fiume Adda, proprio sul confine tra le provincie di Milano e Bergamo, nella quale è incluso, facendo parte del Comune di Capriate San Gervasio.

Ancora oggi rappresenta un esempio eccezionale di città industriale, così perfettamente conservata da essere inserita, nel 1995, nella lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

DA CHI è GESTITO OGGI VILLAGGIO CRESPI D’ADDA

Dal 1991 , l’Associazione Crespi d’Adda è impegnata nelle attività di ricerca, valorizzazione e promozione culturale e turistica del sito Patrimonio dell’Umanità di Crespi d’Adda. E’ lei ad annunciare la pubblicazione del libro intitolato “CRESPI D’ADDA. Storia di una impresa”, 50 pagine dedicate alla narrazione delle vicende storiche di quello che fu, in origine, il Cotonificio Benigno Crespi e del villaggio operaio che quest’ultimo gli costruì intorno; 70 immagini, recenti e storiche, provenienti da archivi privati e pubblici e scattate tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.

Una guida agile, pensata per turisti e curiosi, da approfondire sul sito www.crespidadda.it.

ORARI VISITE VILLAGGIO OPERAIO CRESPI D’ADDA

Quando è aperto: tutti i giorni dell’anno
Prenotazioni: con una guida, al numero 0290939988 oppure a mezzo mail a info@crespidadda.it.

DA APRILE A OTTOBRE, ogni domenica e giorno festivo è aperto un punto informazioni che distribuisce mappe e organizza visite guidate anche senza prenotazione.

PER INFORMAZIONI E VISITE:
Associazione Crespi d’Adda
www.crespidadda.it
e-mail info@crespidadda.it
telefono sempre attivo 02/90939988

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.