JAZZMI ritorna a Milano dal 1 al 13 novembre 2018, ecco perché esserci!

JAZZMI ritorna, save the date. Anzi save the… dates: dal 1 al 13 novembre 2018 a Milano.

Il festival jazz milanese – che già lo scorso anno si era elevato a status planetario in termini di contenuti e coinvolgimento della città – si rinvigorisce ulteriormente in questa terza edizione 2018, raggiungendo dimensioni fino a ieri alla portata di pochissime altre rassegne di questo tipo su scala mondiale.

Come i lettori di Milanoincontemporanea avranno capito, abbiamo a cuore le cose di cui scriviamo. Non amiamo riprendere asetticamente i comunicati stampa. I dati di targa dell’evento con il programma completo e dettagliato potete trovarli sul sito ufficiale di JAZZMI.

Piuttosto, con l’obbiettivo di mobilitare più persone possibile e reclutare nuovi adepti, ci preme evidenziare qui due concetti:

1) JAZZMI è inclusivo, è per tutti

2) JAZZMI è di respiro globale e trans-culturale

JAZZMI è inclusivo e globale nella misura in cui il jazz non è più (da alcuni decenni a dire il vero) un solo genere musicale, ma una confluenza di molteplici filoni, stili, etnie, correnti culturali, filosofie e quant’altro, che si incontrano e si scontrano: in questa confluenza tutti possono trovare pane per i proprio denti.

Smontiamo l’assurdo pregiudizio secondo cui il jazz sarebbe musica “difficile”, riservata ad una nicchia di “intellettualoidi”, oppure richiedente una preparazione specifica per essere apprezzato. Tutte idiozie. Ci furono anni in cui il jazz aveva una significativa presa commerciale (questo prima che il termine “commerciale” diventasse sinonimo di “spazzatura”) e nessuno si sarebbe sognato di accusarlo di elitarismo intellettuale. Certo, poi nella seconda metà degli anni ‘60 si sono moltiplicate correnti più sperimentali che hanno un po’ allontanato il grande pubblico…
Ma ciò non toglie che il jazz rimane la più contemporanea e vitale di tutte le forme musicali. Il jazz è il presente e il futuro della cultura musicale del nostro pianeta. Il jazz è multiforme e onnivoro: ingoia ed assimila con disinvoltura pop, folk, rock, funk, soul, psichedelia, elettronica, etnica, classica contemporanea, minimalismo e tutto quello che vi viene in mente. Il jazz unisce, sotto quel semplice “moniker” di 4 lettere, musicisti da tutti i continenti.

JAZZMI è una rappresentazione estesa e completa di tutto quanto sopra, offrendo un ventaglio di concerti talmente ampio da venire incontro ai gusti di tutti: da coloro meno addentro e più cauti nell’avvicinamento, ma desiderosi di fuggire da banalità e omologazione; agli iniziati che potranno soddisfare al JAZZMI anche i loro appetiti più “estremi”. Con tutte le possibili vie di mezzo, laterali, parallele, perpendicolari e oblique.

E così si va da giovani ma affermati talenti come Yazz Ahmed, Yussuf Dayes, Kamaal Williams, a leggende come gli Art Ensemble of Chicago, Ron Carter, Chick Corea.
Dal jazz nostrano di Enrico Intra, Enrico Rava, Paolo Fresu, James Senese, Stefano Bollani, a quello africano di Abdullah Ibrahim e di Hailu Mergia.
Dalla melodia di Judi Jackson e di Paolo Conte, all’eclettismo di John Zorn, Bill Laswell, Bill Frisell, al minimalismo di Colin Stetson

Tutto questo e molto più, quantificabile in 210 eventi e 500 artisti, è spalmato su un calendario di 13 giorni (dal 1/11 al 13/11) e dislocato su un circuito cittadino comprendente – oltre al Teatro della Triennale che funge da hub della manifestazione – una lunga serie di noti palchi milanesi fra cui: Santeria Social Club, Biko, Base Milano, Alcatraz, Mare Culturale Urbano, Teatro Gerolamo, Teatro dal Verme, e persino il Conservatorio. Più un certo numero di location inconsuete per concerti gratuiti (e non per questo di qualità inferiore).

Inoltre gli eventi di JAZZMI non si limitano ai concerti, ma comprendono anche una serie di iniziative complementari, quali ad esempio: laboratori per bambini, mostre d’arte visiva, film, presentazioni di libri, incontri con professionisti, itinerari musicali alla scoperta dei quartieri di Milano.

Di conseguenza avrete un solo insormontabile problema con JAZZMI: la contemporaneità di tanti eventi imperdibili che vi costringerà a fare scelte… dolorose.

Buona partecipazione a tutti!

JAZZMI è ideato e prodotto da Triennale di Milano, Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, main partner Intesa SanPaolo, partner Hamilton Watch e Flying Blue di Air France e KLM, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini.

Sito ufficiale: www.jazzmi.it
Email: info@jazzmi.it
Info line: +39 351 53 988 55 (dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì. Dalle 10 alle 18 nei giorni del festival).

Facebook: www.facebook.com/JAZZMIMILANO
App: JAZZMI su App Store e Google Play
Spotify: JAZZMI
Instagram: JAZZMIMILANO #jazzmi2018

Paolo Venturini

Che vita sarebbe senza musica e... Milano. Da Milano mi ero allontanato alcuni anni, pentendomene perché mi mancava da morire, e adesso che sono tornato voglio recuperare il tempo perduto. La musica, almeno quella, me la sono portata sempre dietro. Fra le due c'è però una connessione profonda, creata dai luoghi e dalle persone, che amplifica il piacere di entrambe.
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