VEnTO, la pista ciclabile più lunga d’Italia che collega in 700 Km Venezia a Torino, passando da Milano. E a Milano l’idea è nata. Ve la raccontiamo!
Ci sono idee che vanno più veloci del vento. Ci sono progetti che inforcano le ali del voler fare rete nel territorio italiano e producono un sistema di relazioni, un “filo“, che va da una parte all’altra della Pianura Padana. Il progetto in questione collega Venezia a Torino – o viceversa -, e per questo prende il nome di VEnTO. Passa anche da Milano e vi spiego subito il perché.
VEnTO nasce da Polimi, acronimo del benemerito Politecnico di Milano, ma «non un progetto “solo del” Politecnico», come ha precisato il Magnifico Rettore Franco Resta nella conferenza stampa di presentazione svoltasi martedì scorso in una delle eleganti sale del grande ateneo, vanto del sistema educativo e formativo meneghino (e non solo).
VEnTO è un progetto a disposizione della collettività e delle aziende perché, seguendo l’esempio virtuoso intrapreso già da altri che hanno aderito con investimenti e supporti, possa essere un nuovo modo di fare sistema, recuperare il territorio italiano e le vie rurali che collegano la Pianura del Po, rivitalizzando anche i borghi che insistono su questa area.
Un’area lunga ben 700 km.
Progetto non nuovo: il Prof. Paolo Pileri aveva cominciato a parlare di questa ciclovia virtuosa un paio di anni fa – ne avevo scritto qui.
Idea che ha già un buon seguito.
Da sei edizioni VENTO ha preso forma nel VEnTO Bici Tour, un tour, una biciclettata e allo stesso tempo un modo di fare ricerca applicato sul campo, «perchè ricerca e divulgazione scientifica si possono fare anche così. E’ una settimana di eventi nei territori attraversati da VEnTO, la futura dorsale cicloturistica di oltre 700 km da VEnezia a TOrino lungo gli argini del fiume Po.»
«L’idea del Tour è nata nell’autunno del 2012, quando si è deciso di dar vita a una sorta di workshop di progettazione itinerante lungo il tracciato di VEnTO, per raccontare il progetto sul territorio, nelle piazze, nei consigli comunali, nelle aule di altre università, nelle riunioni delle associazioni locali, sulle terrazze dei circoli canottieri lungo il Po, nei cortili delle aziende agricole,…» spiegano gli organizzatori (Fonte: Ventobicitour.it).
Il tour è risultato una proposta vincente e inedita al tempo stesso. Ma usiamo i numeri per spiegare qualcosa in più.
VEnTO in numeri:
# 700 km – e oltre, è la lunghezza della pista ciclabile che collega VEnezia a TOrino passando a sud di Milano
# 2.000 – i posti di lavoro nuovi che si creerebbero lungo questo filo virtuoso
# 400.000 – i visitatori stimati all’anno. Forse avrete notato quanto stiano spopolando, oggigiorno, hiking, slow travelling, cammini e tutti i viaggi che uniscono turismo a benessere e riscoperta del territorio. Se questo avviene, con un ottimo riscontro di affluenza, in Paesi montuosi come la Svizzera, l’Austria o la Spagna, perché si dovrebbe escludere la Pianura Padana?
# 1.300 – e oltre, i beni culturali che si possono vedere
# 373 – i sapori coinvolti
# 4 – le regioni comprese
# 118 – i comuni toccati
# 13 – le province
# 40 e oltre – le aree protette
VEnTO
è un progetto-Paese che pedala tra green economy, green job, nuovi posti di lavoro e fondi, quelli già stanziati e quelli per i quali Polimi necessita ancora un supporto.
Per VEnTO, che oggi è un progetto, ma sarà realtà tra pochi anni grazie al Protocollo d’Intesa firmato il 27 luglio 2016 tra le quattro regioni del Po (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sono stati stanziati oltre 500 milioni di euro e ne occorrono circa 130 per completare opere, progetti, oneri e cantieri.
Praticamente il corrispettivo del costo di 5-6 km di autostrada.
VEnTO allora non è un progetto che corre veloce come il vento (nel mezzo sono passati cinque governi e altrettante loro crisi), ma ha tutte le carte in regola per diventare una pista ciclopedonale che permette a persone di tutte le età, esperti e non, di pedalare in sicurezza.
Senza aver bisogno di trascorrere il proprio tempo nella bellezza, in bicicletta, altrove.
Per saperne di più: Progetto.vento.polimi.it
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