Milano Coffee Festival: 5 cose da sapere prima di partecipare

Dal 30 novembre al 2 dicembre allo Spazio Pelota di via Palermo, a Milano. La prima edizione di un evento internazionale, per il caffè e le sue declinazioni

Degustazioni gratuite, workshop interattivi, performance di baristi, torrefattori e mixologist alle prese con una rivisitazione del classico aperitivo milanese tra cocktail d’autore e dj-set.

Questa è la “miscela” del “Milan Coffee Festival”, evento internazionale dedicato al caffè artigianale e alle sue molteplici declinazioni, che si terrà dal 30 novembre al 2 dicembre 2018presso lo Spazio Pelota di via Palermo, nel cuore di Brera.

Sono oltre 5.000 i visitatori attesi, fra semplici appassionati, baristi professionisti, titolari di bar-caffetterie e opinion leader del variegato mondo dell’‘oro nero’, e più di 60 gli espositori, tra fornitori di caffè e di cibo, di macchinari e attrezzature.

Milano Coffee Festival: 5 cose da sapere prima di partecipare

1. Di chi è stata l’idea?
L’ideatore si chiama Ludovic Rossignol-Isanovic ed è il co-founder di Allegra Events. Insieme a Jeffrey Young è partito da una provocazione: “Che il caffè stia diventando l’erede del vino?“.

2. Perché a Milano?
Forte del successo già riscosso a Londra, Amsterdam, New York e Los Angeles, il format internazionale del “Coffee Festival” ideato da Allegra Events approda a Milano: “«una città modello, un punto di riferimento per l’arte, il design, l’architettura, la moda e la cucina, […] patria dell’espresso, dei primi bar e del celebre aperitivo […] dove le recenti aperture milanesi di specialty coffee shop e la diffusione di micro torrefazioni artigianali in tutta la Penisola testimoniano quanto questa rivoluzione si stia facendo strada nella patria stessa dell’espresso, dove tutto ha avuto inizio», ha spiegato Rossignol.

3. Cosa non perdere al primo Milano Coffee Festival

# Esperienze e attività come THE LAB, POWERED BY LAVAZZA che offrirà un programma interattivo comprensivo di dimostrazioni, workshop, degustazioni, conferenze e dibattiti live su svariati argomenti. Interverranno i più autorevoli opinion leader del settore.

# Il pop-up deLA MARZOCCO’S TRUE ARTISAN CAFE’, in cui si alterneranno 12 tra i migliori locali e caffetterie sulla scena milanese che proporranno bevande e cocktail d’autore offrendo al pubblico la possibilità di incontrare gli artigiani del caffè.

# LATTE ART LIVE, un’area interamente dedicata alla Latte Art con una serie di dimostrazioni e competizioni fra i maggiori esperti mondiali in tecniche di decorazione della superficie di espressi e cappuccini tramite l’uso del latte.

E molto altro.

4. Come arrivare al Milano Coffee Festival e quanto costa
Giornata inaugurale: venerdì 30 novembre, dedicata esclusivamente agli operatori del settore HoReCa.

Il pubblico potrà accedere al festival sabato 1° e domenica 2 dicembre.

I biglietti, oltre che in loco, si possono pre-acquistare online sul sito www.milancoffeefestival.com al prezzo scontato di 12 €, per mezza giornata in una delle due fasce orarie d’ingresso previste (sabato dalle 10.00 alle 16.00 o dalle 14.00 alle 21.00, domenica dalle 10.00 alle 16.00 o dalle 14.00 alle 20.00), oppure di 20 €, per la speciale opzione Weekend, con ingresso illimitato al festival nelle giornate di sabato e domenica.

5. Un evento buono fino in fondo
The Milan Coffee Festival strizza l’occhio anche alla solidarietà. Il 10% del ricavato della vendita dei biglietti verrà devoluto alla Onlus Project Waterfall a sostegno delle sue attività volte a garantire l’approvvigionamento di acqua pulita ai Paesi produttori di caffè.

Per ulteriori informazioni: Milancoffeefestival.com

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.