Perché la nebbia di Milano si chiama schighera e da dove arriva il nome?

Perché la nebbia di Milano si chiama schighera e da dove arriva questo nome? Origini, coincidenze e buffe rievocazioni fanno luce sul “nebiùn” made in Milan.

Un recente articolo della Repubblica rimembrava i tempi in cui Totò e Peppino, in trasferta nella nostra città, proferivano la fatidica frase: “A Milano quando c’è la nebbia, non si vede“.

Il pezzo  pubblicava una serie di fotografie scattate in Darsena e sui Navigli, due sere fa, quando tutto era avvolto in una nube di umido e grigino (come quella della nostra cover, link).

In effetti, l’altra sera non si vedeva proprio a un palmo di naso. Sembrava di essere tornati negli anni ’60, ‘7o, ’80, quando quella Milano “tutta da bere” d’inverno faceva il baffo ai più cupi set dei film noir e dava il via ai classici cori da ultràs calcistici: “solo la nebbia, c’avete solo la nebbia”.

Eppure, anche la nebbia di Milano ha delle sue note caratteristiche e ci sono delle chicche che la riguardano che forse non tutti sanno e che ce la rendono ancora più unica e cara. Ve le raccontiamo!

La prima su tutte riguarda il suo nome: perché la nebbia di Milano si chiama schighera e da dove arriva questo nome?

Scighera deriva dal latino caecaria, parola collegata al latino caecus ,“cieco”, quindi la scighera indica un oggetto che impedisce di vedere al di là del proprio naso.

Curiosità nella curiosità: per una strana coincidenza, che attinge probabilmente alle comuni radici neolatine delle due lingue – latino e rumeno – il termine scighera è assai vicino al modo di dire nebbia in rumeno, che è ceaţa, parola derivata da un latino volgare caecia. E non è tutto.

La seconda curiosità è: che cosa distingue la nebia, altro modo di intendere la nebbia di Milano, dalla scighera?

La nebia è la nebbiolina leggera, la nebbia a cui siamo abituati qui a Milano.

Per scighera i milanesi indicano la nebbia fitta fitta, quella che non fa vedere nulla. Secondo la alternativa mattutina, scighera  è pure quella bruma che rende ancora più misteriosa e tutta da scoprire la nostra città.

 

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.