Inaugurata a Milano la prima statua di donna realizzata da una donna, Rachele Bianchi, milanese d.o.c e autrice tutta da scoprire.
A Milano abbiamo avuto sirene, copie della statua della Libertà, naturalmente la Madonnina dei record, ma quello che ancora mancava, in oltre mille anni di storia civica, era una statua di donna che rappresentasse una donna comune. Incredibile a dirsi, ma è proprio così.
Finalmente, dallo scorso venerdì 27 novembre ora anche Milano ha la sua statua di donna.
E’ un “Personaggio”, cioè non identifica nessuna metafora, allegoria né persona specifica.
E’ un’opera monumentale, un bronzo di ben 3,60 metri, fusa in una delle fonderie più mitiche di Milano, la M.A.F. di Pioltello.
E’ una delle donne di Rachele Bianchi, donna milanese d.o.c., scultrice, anzi, poliedrica e prolificissima artista che ha attraversato il XX secolo (è scomparsa lo scorso 23 settembre 2018 a 93 anni e un giorno) rimanendo una mosca bianca nel panorama dell’arte e che tra le oltre 1500 opere che ha realizzato (tra gessi, disegni, bronzi, carboncini…), ha fatto di questi “donnoni”, i personaggi appunto, il suo marchio di fabbrica.
In occasione della seconda edizione della Milano Green Week, Personaggio (2014) è stata collocata in modo permanente in Via Vittor Pisani angolo via Casati, a pochi passi da Piazza della Repubblica, alla presenza delle istituzioni, a poche ore dall’annuncio della sua iscrizione nel famedio.
Ed è una gran cosa perché Milano, così, le rende doppiamente omaggio.
Personaggio di Rachele Bianchi è il primo monumento pubblico cittadino dedicato a una donna e realizzata da un’artista donna.
Statua di Donna a Milano, “Personaggio”, che cosa rappresenta?
Personaggio (2014) non poggia su un alto basamento. E’ una donna avvolta in una grande tunica. Ha un bel volto sorridente. Un seno scoperto. Si tratta di una figura ieratica, che guarda lontano, salda, forte e fiduciosa. Verso l’orizzonte, la cui prima linea del traguardo è la Stazione Centrale di Milano.
Statua di donna: chi è l’artista Rachele Bianchi
Rachele Bianchi (1925 – 2018), artista dalla storia singolare, solitaria, scontrosa, “isolata per scelta”, ha lavorato nascosta per più di settanta anni, realizzando più di 1500 opere tra sculture, bassorilievi, disegni, acquerelli, tempere, attualmente in corso di catalogazione.
La quasi totalità di queste opere raffigurano donne e sono conservate in collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali tra cui il Musée des Beaux Arts de Liège – Belgio, il Palazzo Reale e Biblioteca Nazionale di Napoli, il Modern Greek Art Museum di Rodi – Grecia, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il Museum of Contemporay Art di Belgrado – Serbia, l’Ambasciata d’Italia ad Atene, lo State Museum of Art Republic of Kazakhstan di Almaty – Kazakistan, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, il Moscow Museum of Modern Art di Mosca – Russia, il Museo Diocesano di Cosenza, il National Museum of Fine Arts di La Valletta – Malta, il Museo del Parco di Portofino, il National Museum of Slovenia a Lubiana – Slovenia.
Statua di donna: come conoscere il lavoro di Rachele Bianchi?
L’inaugurazione di “Personaggio” è stata anche l’occasione per annunciare la nascita dell’Associazione Culturale Archivio Rachele Bianchi, che aprirà al pubblico i suoi spazi nei primi mesi del 2020, con l’obiettivo della catalogazione, dello studio e la promozione del lavoro dell’artista milanese, ma anche il sostegno alla giovane arte contemporanea femminile.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.rachelebianchi.it e sui social @archiviorachelebianchi
Foto courtesy archivio Rachele Bianchi
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