50 capolavori in mostra dal Guggenheim New York a Palazzo Reale

 

La mostra che per la prima volta ha portato in Italia i Capolavori del Guggenheim di New York; circa 50 tra sculture e tele del XIX e XX secolo.

Picasso, Henri Rousseau, Degas, Manet, Renoir, Gauguin, Monet, Vasily Kandinsky, Paul Cézanne, ma anche Georges Braque, Robert Delaunay, André Derain, Paul Klee: nomi enormi, è vero, eccezionalmente tutti riuniti in un’antologia che porta a Milano, nel rinomato spazio di Palazzo Reale, la Collezione Thannhauser del Museo Guggenheim di New York. 

Al Museo Guggenheim di New York questa meravigliosa collezione viene ammirata ogni giorno da centinaia di americani e di turisti in visita nell’edificio-culto realizzato da Frank Lloyd Wright (quest’anno al suo 60mo compleanno).

A Milano, per alcuni mesi, queste opere rendono nuovamente omaggio al ruolo della famiglia Thannhauser che ha difeso e promosso gli artisti dell’avanguardia europea per mezzo secolo.

Perché non perderla? Cosa la rende così emozionante? Ecco i nostri 5 buoni motivi:

 

  1. Sono 50 capolavori in mostra dal Guggenheim New York a Palazzo Reale, ovvero in un’unica grande mostra sono racchiusi i migliori nomi dell’arte contemporanea europea; quelli che tra Impressionismo, Post Impressionismo e Avanguardie hanno incredibilmente rivoluzionato l’espressione artistica del XX secolo e oltre.
  2. Sono 50 capolavori assoluti della storia dell’arte, ovvero una straordinaria molteplicità di linguaggi; un percorso che si snoda unicamente in modo così unico nella mostra GUGGENHEIM LA COLLEZIONE THANNHAUSER Da Van Gogh a Picasso, che si terrà a Palazzo Reale fino al 1° marzo 2020. È la prima volta che questi capolavori arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, dopo la quale queste splendide opere ritorneranno a New York. Si tratta di un’occasione unica e irripetibile per ammirare lavori di eccezionale qualità di grandi maestri della pittura europea sinora mai esposti fuori dagli Stati Uniti.
  3. Tra sculture e tele, dalla seconda metà del XIX e per arrivare agli anni ’60 del XX secolo, questa della Collezione Thannahauser non è solo una Storia di arte, dipinti e artisti. Questa mostra fatta di 50 storie raccoglie in sé la storia di una famiglia di collezionisti di origine ebraica, la famiglia Thannhauser, il cui ultimo membro, Justin K. Thannhauser, collezionista e sostenitore dell’arte sperimentale, ha realizzato “il museo dei musei”. E’ una storia tragica quella della famiglia Thannhauser, moderna, così tanto da aver reso moderno anche il primo nucleo del Guggenheim neyorchese, con quel gusto originario fatto solo di Ottocento e vecchia (seppur sempre straordinaria) maniera. E’ la storia della collezione che negli anni Heinrich Thannhauser con il figlio Justin e la seconda moglie Hilde costruirono per poi donarla, nel 1963, alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York.
  4. Perché tra i 50 capolavori in mostra a Milano dal Guggenheim ci sono anche la Mucca Gialla di Franz Marc, l’origine dell’arte espressionista. Ci sono ben tre Van Gogh. Ci sono quelle opere di Rousseau il Doganiere che ne hanno promosso la conoscenza al mondo. E poi ci sono Monet e primi grandi astrattisti.
    Qui si capiscono i passaggi, le evoluzioni e i fondamentali della storia dell’arte che dal 1880 circa ha cambiato il modo di fare e vivere arte, fino al 1950 circa.
  5. Perché è la dimostrazione di come un museo possa diventare un centro di ricerca, un luogo dove è lo stesso allestimento a far parlare le opere.

C’è tempo fino al 1° marzo 2020 per viverla e respirarla. Come se foste a New York e ancora meglio.

 

GUGGENHEIM LA COLLEZIONE THANNHAUSER Da Van Gogh a Picasso

Milano, Palazzo Reale fino al 1° marzo 2020.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, è curata da Megan Fontanella, conservatrice di arte moderna al Guggenheim. Catalogo Skira.

Per la foto cover: “Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere ciò che vedo”, Henri Rousseau detto “il Doganiere”, Les joueurs de football (I giocatori di football), 1908. Olio su tela, cm 100,3 x 80,3.

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.
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Riguardo a Paola Perfetti

Sono nata al Fatebenefratelli, zona Brera, una delle zone più bohemienne di Milano, che non poteva che portarmi alla laurea in Storia dell'Arte. Nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea per non metterla da parte.