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Temporary exhibit in Galleria @Galleria Campari e Camparino

“Uno spritz con ghiaccio, arancia e Campari, grazie“. O almeno: se siete di Milano così dovreste ordinarlo. Al Camparino, magari. Sempre che non vogliate perdervi la temporary exhibition di scena in questi giorni per festeggiare i 50 anni di una delle icone della Madonnina.

Il manifesto Campari di Bruno Munari, “Declinazione grafica del nome Campari”, opera iconica e profondamente legata alla città di Milano oggi custodita anche al MoMA di New York.

Se il Camparino in Galleria andrà in vacanza, infatti, nella centralissima location turisti e milanesi potranno contare su un piccolo ricordo.

Era il 1964 quando, in occasione dell’inaugurazione della linea Metropolitana M1, l’artista volle realizzare un’opera grafica dalle dimensioni illimitate che potesse essere letta da un treno in corsa: un manifesto stampato in un unico formato su fondo rosso. Quello che ancora viene ricordato e resta un’immagine di grande forza evocativa.

“Un piccolo assaggio di quello che avverrà in autunno, quando Galleria Campari e Bric’s torneranno a celebrare con un progetto speciale questo compleanno che ha come protagonista un’opera sempre attuale e contemporanea”, ci dicono da Sesto San Giovanni, dove hanno ancora sede azienda e museo.

Per adesso, il Camparino in temporary exhibit è in esposizione presso il Camparino dal 28 luglio al 27 agosto a Sesto San Giovanni. Aspettando il 2 settembre quando arriveranno nuove buone e ennesimi momenti per brindare con uno Spritz. Con Campari, ovviamente.

Camparino in Galleria?

Addio Zucca: ora La Rissa in Galleria è un’esperienza al rabarbaro che piace ai (Bam)Boccioni di Milano.

L’appuntamento per l’aperitivo più meneghino è tornato a vivere all’angolo fra Piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele, non per un evento in stile Milanoincontemporanea, ma per la riapertura del mitico bar-ristorante di un secolo fa al quale hanno preso parte l’artista Ugo Nespolo, il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli e l’assessore comunale al Commercio Franco D’Alfonso, oltre che la famiglia Milani, storico gestore del cafè.continua a leggere Camparino in Galleria?

Palle del Toro Galleria: perché ci si gira sopra e chi le ha sistemate

Palle del Toro Galleria: perché ci si gira sopra da tempo immemore? Chi ha dato il via alla tradizione e chi le ha sistemate per restituirle nel 150°??!

Le palle del toro della Galleria Vittorio Emanuele festeggiano 150 anni e per l’occasione si sottopongono ad un’operazione di restyling e ad un evento straordinario. Lungo e importante è stato il piano di intervento atto a far tornare a scintillare, nel giorno del suo compleanno, i reali testicoli e tutto quello che ruota intorno ad uno dei simboli della nostra città.

Sì perché, forse non tutti sanno che il toro in questione, realizzato nel 1867 in marmo così come tutto il resto della pavimentazione della Galleria, altro non è che l’effigie dello stemma che che simboleggia Torino, allora prima capitale d’Italia.

Le palle del Toro della Galleria: perché si gira sopra? Lo si fa da allora?

Stando alla tradizione, pare proprio che i milanesi abbiano da sempre creduto a questo rito, solo che si limitavano a farlo il 31 dicembre come auspicio per il nuovo anno. Tacco ben puntato e una buona spinta erano sufficienti ad ambire ad un nuovo anno di prosperità.

Nel tempo, poi, il toro e i suoi attributi vennero presi di mira come augurio del ritornare presto a Milano. Insomma, l’equivalente milanese di quello che tutto il mondo fa lanciando la monetina dentro fontana di Trevi. Sai l’usura…

Le palle del Toro della Galleria rimesse a nuovo

Per l’occasione del 150mo compleanno, mercoledì 13 il toro e tutta la galleria verranno celebrati con una cena di gala per 900 persone che si terrà in un altro dei luoghi simbolo della Galleria: il Ristorante Biffi, storico locale milanese anch’esso nato nel 1867. In cucina, l’archi-chef Carlo Cracco. Nel menu, selezionato dallo chef Carlo Cracco e preparato e servito dai celebri ristoranti della Galleria, Biffi, Savini, Locanda del Gatto Rosso, Camparino, Il Salotto e il Ristorante Galleria, non mancheranno i piatti simbolo della tavola milanese, come risotto giallo e ossobuco. Per l’occasione, il ricavato sarà devoluto al progetto «Cena sospesa» della Caritas, che regala pasti alle persone più in difficoltà.

A seguire, il giorno 15, risuonerà un concerto bandistico aperto a tutti.

Tutto è pronto; manca solo l’intervento numero 110, dei 109 compiuti sul pavimento della Galleria.

Secondo quanto riporta Repubblica.it, “Lunedì mattina alle 8 il toro sarà dunque transennato e comincerà l’operazione di restauro. Una notte per far asciugare malte e colle e poi, martedì mattina, la lucidatura. Tutto deve essere pronto per mercoledì e perciò nulla può andare storto“.

Il gravoso compito di rimessa a nuovo degli zebedei del taurino aumleto milanese è stato affidato al restauratore Gianluca Galli che ha scelto e tagliato le tessere optando per due quadratini di marmo rosa di Asiago dalla colorazione leggermente più scura rispetto al bianco delle altre tessere.

“Una leggera limatura per arrotondarle ed ecco pronto come nuovo l’amuleto più famoso di Milano” conclude il quotidiano. Buon compleanno toro, auguri Milano!

Campari nascosto: una chicca in Galleria per gli amanti dello Spritz milanese

Estate rossa Campari per la famiglia di Sesto San Giovanni, che tra luglio e agosto ha fatto versare metri di inchiostro per questioni immobiliari e finanziarie.
Tuttavia, forse non tutti sanno che in pieno centro a Milano, in Corso Vittorio Emanuele, c’è un’altra storia legata alla famiglia dell’aperitivo meneghino.continua a leggere Campari nascosto: una chicca in Galleria per gli amanti dello Spritz milanese