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Milano Fashion Week 2015 + Expo Gate + Coca Cola = Fashion Remake!

In piena Milano Fashion Week, il luogo-simbolo dell’Expo che verrà diventa un punto di incontro per la moda e suoi giovani talenti.continua a leggere Milano Fashion Week 2015 + Expo Gate + Coca Cola = Fashion Remake!

Milano Fashion Week: alla Galleria Sozzani sfila Bettina

Se l’estate non ha fatto “el so mestè“, l‘autunno culturale di Milano si preannuncia alquanto caldo. E non parliamo solo delle mostre tradizionali e dei tradizionali canali di comunicazioni.

Per gli amanti della fotografia, infatti, il 16 settembre ed in piena Settimana della Moda, Milano Moda Donna, la Galleria Sozzani di Corso Como 10 dedica un’ampia retrospettiva per immagini alla storia ed alla personalità, all’eleganza ed al mito della modella Bettina.

L’icona indiscussa degli anni ’40 e ’50, contesa dai fotografi di mezzo mondo, è stata ritratta da geni dell’obiettivo del calibro di Erwin Blumenfeld, Henri Cartier-Bresson, Jean-Philippe Charbonnier, Henry Clarke, Louise Dahl-Wolfe, Georges Dambier, Robert Doisneau, Nat Farbman, Horst P. Horst, Arik Nepo, Gordon Parks, Irving Penn, Willy Rizzo, Emile Savitry, Freres Seeberger, Maurice Zalewski.

Ci sarà anche lei a ricordare quegli attimi favolosi nella serata di inaugurazione prevista per martedì 16 settembre 2014 (dalle ore 19.00 alle 22.00). Per tutti, la mostra “Bettina” resterà aperta dal 17 settembre al 2 novembre con i seguenti orari: tutti i giorni, ore 10.30 – 19.30; mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00.

Più di cento immagini, gli anni d’oro di un’emblema della moda francese.

Musa di Jacques Fath, nata nel 1925 e cresciuta in Normandia con il sogno di diventare disegnatrice di moda, Bettina dà la cosiddetta “svolta” alla sua vita nel 1944 quando, una volta trasferita a Parigi, riesce a conquistare per la sua bellezza Jacques Costet, giovane stilista che ha appena aperto un piccolo atelier per presentare alcuni suoi bozzetti.

E’ lui a chiederle di indossare, per la prima volta, un abito sartoriale.

 Nasce così il mito. Emerge a poco a poco la musa e modella di “guanti, cappelli, veli – era quell’epoca: mi piaceva posare, era un istinto e un piacere” (Fashion memoir, Thames and Hudson,1998).

Jacques Fath per lei crea una collezione di abiti che “solo lei può indossare con naturalezza ed eleganza”, creando un nuovo stile. E’ fenomeno “Bettina”.

“La francese più fotografata di Francia” scrive di lei Paris Match.

Nel 1952 incontra Hubert de Givenchy e lo aiuta ad aprire la sua maison nel doppio ruolo di modella e responsabile delle relazioni pubbliche. Givenchy le dedica la blusa “Bettina” immortalata dal famoso disegno di René Gruau.

E’ l’epoca dei viaggi in Europa e negli States, in Brasile, Argentina. Delle amicizie con intellettuali, attori, registi e scrittori come Georges Simenon, Jean Genet, Jacques Prévert, Greta Garbo, Elizabeth Taylor, Gregory Peck, Ava Gardner, John Huston, Irving Shaw, Charlie Chaplin, Truman Capote e Gary Cooper.

Posa per le riviste di moda con abiti di Christian Dior, Madame Grès, Balenciaga, Balmain e raggiunge l’apice della carriera nel 1955, anno in cui decide di allontanarsi dalla scena della moda.

Nonostante il suo ritiro, Bettina continua a lavorare nella moda, nel 1963 è “ambasciatrice di charme” della rivista Elle, per essere fotografata con “gli abiti più belli di Parigi” in Africa, dalla Valle dei Templi, al deserto del Sinai, alle falde del Kilimangiaro.

Nel 1967 torna a sfilare per la collezione di Coco Chanel a lei ispirata, in seguito è direttrice couture per Emanuel Ungaro e responsabile relazioni pubbliche per Valentino. Nel 2010 è nominata Chevalier des Artres et des Lettres dall’allora ministro francese Frédéric Mitterrand.

Ma Bettina è molto di più. Da scoprire. In Galleria Sozzani fino al 2 novembre.

www.galleriacarlasozzani.org

Milano Moda Donna 2014: i luoghi più o meno nascosti di una Milano Fashion Week

E’ vero: per quanto l’era della “casta” sia pressoché finita; per quanto essere giornalista sia un lavoro scomodo e intenso, ma mai quanto andare in miniera, che richiede ore di lavoro ed un susseguirsi di eventi-appuntamenti-sfilate-presentazioni-e pure il momento della scrittura, ma che non necessita una presa di coscienza di se stessi così seriosa come e quanto si fosse un chirurgo che opera a cuore aperto… E’ vero, i giornalisti un privilegio ce l’hanno. Sono invitati ed hanno l’opportunità di visitare luoghi, scoprire angoli nascosti e vedute della città che altrimenti, in altre situazioni, sarebbero esclusi al pubblico.

Alla scorsa Settimana della Moda (gennaio – moda uomo) vi abbiamo regalato una veduta sopra Corso Vittorio Emanuele che è diventata anche la copertina della nostra pagina Facebook.

Dall’appartamento al nono piano di un bel palazzo tra un Corso e l’altro (Corso Europa), siamo giunti nei cortili nascosti della città, ed in particolare nel cuore di via della Spiga.

Così  è dal basso (nella foto sotto) mentre, dall’alto, tetti, abbaini e finestre illuminano la collezione di Alberto Moretti (via della Spiga 1) che omaggia la femminilità e Maria Antonietta regalando alle donne del prossimo autunno inverno decolleté piene di colore, ruches e tante rose rosse.

Alberto Moretti collezione autunno inverno 2014-2015

In via Montenapoleone 13, rose rosse e colori de “Il Bacaro del Sambuco” inquadrano la linea Art Nouveau di Paula Cademartori.

Paula Cademartori a Il Bacaro del Sambuco

Installazioni, stucchi ed una festa gettonatissima puntano l’attenzione sullo showroom di Borbonese, dove è una magnifica scala in legno dei secoli passati – ovviamente intoccabile dal pubblico festaiolo della Milano Fashion Week – ad attirare l’attenzione dei più.

La scala di legno dello showroom Borbonese

Un giardino fiorito ed incantato rivive nell’antica chiesa sconsacrata di San Carpoforo a Brera (via Formentini, edificata nel IX secolo e soppressa in età napoleonica) grazie alla creatività di Sergio Rossi.

Sergio Rossi Collezione autunno inverno.jpg

Affreschi in via Montello (Paolo Sarpi) ed un giardino metà zen, metà inglese, introducono al magico mondo di Brunello Cucinelli che dal suo box di vetro guarda alle fontane della vita decorate chissà quanto tempo addietro.

Arte e antichità alla Fashion Week.jpg

Palazzo Visconti, quello della famiglia di Luchino, ed in particolare gli affreschi del Salone delle Feste guardano dall’alto la nuova Magenta femminile con staffe dorate by Fratelli Rossetti.

Fratelli Rossetti

Affacciati su Corso Venezia, in serie: fiori e Furla danno aria al nuovo lucente showroomprive che gioca con il contemporaneo ma rende omaggio al passato Settecentesco del suo Palazzo.

Furla, nuovo showroom.jpg

 

Tra i luoghi iconici di una Settimana della Moda non posso mancare gli antichissimi via Clerici 5 (Palazzo Clerici sede di molte sfilate, compresa quella di ieri di Cividini) ed il Palazzo della Ragione, l’antico Palazzo del Comune di Milano (eccola in attesa dello show di Gabriele Colangelo).

 

AI 2014-2015: a sinistra Gabriele Colangelo, a destra Cividini

A metà tra antico e contemporaneo, Tod’s omaggia i tempi moderni con un’aggraziata collezione di pelle e colore by Alessandra Facchinetti che, complice la bella giornata di sole, è stata ulteriormente esaltata dalle vetrate del PAC con i “I sette Savi di Fausto Melotti” a fare capolino dalle ampie vetrate di via Palestro.

Tod's

Visitando la collezione marocchina-ispanica di Daniele Carlotta si è sospesi su Piazza Duomo gustandosi la città e le delizie di Giacomo Arengario da dove, scendendo con la magnifica scala avveniristica del Museo del Novecento, i più attenti potranno trovarsi a tu per tu con “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.

Daniele Carlotta

A distanza: arte e ottima ristorazione si incontrano nello storico “Giannino” dove il fotografo della moda e delle riviste patinate Alan Gelati (Harper’s BazaarVogueCitizen KGlamourID Magazine) ha allestito i suoi “Faces“: 40 ritratti di celebrities e bellissimi/e, come Cate Blanchett, Nicole Kidman, Francis Ford Coppola, Kim Kardashian, Lindsay Lohan, Kristin Scott Thomas, Eva Herzigova, Lily Allen, Janet Jackson,David Hallberg, Karen Mulder, Elle MacPherson..

Faces Alan Gelati, Giannino con Hublot

Per tutte queste ragioni, quando passate dai nostri account Twitter e Instagram, ci trovate mentre ci lasciamo andare all’hashtag #iomisentofortunata.

Ciò che conta, per noi, non è la partecipazione a questo o a quell’evento per il prestigio che ne dà.

Il vero valore di una #MFW2014 sta nella consapevolezza di trovarsi all’interno di una cosa tanto bella, che è sotto agli occhi di tutti: basterebbe solo togliersi gli occhialoni da sole da finti divi e spalancare gli occhi per godere della nostra città che si svela, come una vera signora, solo poco alla volta e solo a chi abbia davvero voglia di fare la sua contemporanea conoscenza.

Mangiare è fashion, arriva la schiscetta da Milano Fashion Week

 

Modelle e modelline sgambettano con le loro estremità rachitiche per le vie del centro di una Milano sempre più modaiola e sempre più contemporanea. E’ di nuovo Fashion Week, ce ne siamo accorti tutti, ma se un tempo si diceva che magrezza era mezza bellezza e che il cibo era l’anti fashion, ora, e diciamo deo gratias, torna la quarta edizione di Food is Fashion. Insomma, quest’anno sfileranno modelline e sfilatini…continua a leggere Mangiare è fashion, arriva la schiscetta da Milano Fashion Week