1924–2014 – La RAI racconta l’Italia alla Triennale di Milano

Com’è bello far l’amore, Tuca Tuca, i Caroselli, il Radiocorriere, gli sceneggiati, la radiotelevisione e pure la televisione con cui gli italiani hanno imparato a leggere e scrivere. Alla Triennale di Milano arriva oggi “1924–2014 – La RAI racconta l’Italia alla Triennale di Milano“, la mostra che celebra una delle più importanti istituzioni culturali del Paese attraverso i sessanta anni della sua televisione e i novanta anni della sua radio.

In questa esposizione che resterà aperta fino al 15 giugno, il servizio pubblico sarà raccontato con ingresso gratuito nel suo duplice ruolo di contenitore di intrattenimento e cartina tornasole dell’evoluzione dell’immaginario collettivo, dei grandi cambiamenti sociali, culturali, scientifici dei quali l’Italia e il mondo sono stati protagonisti, “attraverso i programmi che abbiamo seguito, i volti e le voci che ci hanno tenuto compagnia e le pagine di storia che abbiamo condiviso con gioia, dolore, curiosità” dicono da un Palazzo della Triennale, in questa stagione ricco come non mai di buone iniziative.

Dopo la tappa romana, l’esposizione, che nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputatli, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, e con il sostegno di Eni e di Intesa Sanpaolo, si avvale della prestigiosa partecipazione e collaborazione di Piero Angela, Piero Badaloni, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Arnaldo Plateroti, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa e Sergio Zavoli, ed è a cura di Costanza Esclapon, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai, Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando e di Barbara Scaramucci, Direttore di Rai Teche.

Tra programmi, filmati di eventi particolarmente significativi, telegiornali, annunci, servizi, programmi, quiz, tribune politiche, documenti d’archivio, fotografie d’epoca, opere d’arte della ricca collezione Rai (Guttuso, De Chirico, Casorati, Nespolo, Cremona, Campigli, Turcato, Vedova e molti altri), copioni e testimonianze manoscritte di chi ha attivamente partecipato e vissuto la straordinaria avventura iniziata il 27 agosto del 1924, giorno dell’atto costitutivo dell’Unione Radiofonica Italiana U.R.I. e gli anni di attività dall’URI all’EIAR fino alla RAI, la storia degli ultimi novant’anni di trasmissioni all’Italia parleranno con le voci dei suoi protagonisti.

Otto i canali tematici per la sezione relativa al mondo della TV, 9 le sezioni complessive di cui 3 strettamente milanesi: quella dedicata alla “Domenica sportiva” nata nell’ottobre del 1953 con le immagini della partita di calcio Inter-Fiorentina, della Tre Valli Varesine ciclistica e del campionato italiano della 50 chilometri di marcia, l’unica trasmissione tra le più antiche del mondo televisivo ad essere ancora in onda; quella dedicata allo studio di fonologia musicale di Milano, progettato dal fisico Alfredo Lietti, nato ufficialmente nel giugno del 1955 ad opera dei musicisti Luciano Berio e Bruno Maderna; quella dei costumi scelti tra i centinaia di abiti dell’archivio lombardo.

1924–2014 – La RAI racconta l’Italia
29 Aprile. 15 Giugno 2014.
Triennale di Milano
Orari:
Martedi – Domenica
10.30 – 20.30
Giovedi
10.30 – 23.00
Ingresso Libero
www.triennale.it