Ais, Wsa, vino e sommellier: a Milano, 50 anni e nuovi progetti di-vini

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Riparte dalle proprie radici l’Associazione Italiana Sommelier che ha deciso di festeggiare i suoi 50 anni a Milano con nuovi progetti di-vini

Quanto è importante saper bere? E quanto, saper bere bene? Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, ha deciso di fornirci degli strumenti in più per arrivare a capirlo. Per farlo in modo incisivo ha scelto di ripartire da Milano, la città dove Ais è nata il 7 giugno 1965 quando “quattro amici al bar” – un bar che di nome fa “Savini “- hanno dato vita ad una associazione tutta improntata alla valorizzazione della cultura del vino.

Allora si respirava un’aria appassionata, “Milano era La Milano del Vino” e la metropoli del boom economico era la sede di molte delle principali pubblicazioni legate all’arte del bere, quando Giorgio Manfassi (scomparso solo pochi giorni fa) insieme a Luigi Veronelli non erano che alcune delle “guide spirituali” di un movimento “di-vino” che, nei progetti di Ais e non solo, è ancora in fase di sviluppo, anzi, che riparte proprio da questa Milano 2011 per sviluppare, nei prossimi 2-4 anni, un vero e proprio Rinascimento del Vino italiano.

In 50 anni, molto è accaduto: gli associati da 4 sono diventati 35mila; Ais è divenuta una delle istituzioni di riferimento sulla cultura del libare con sedi, corsi e iscritti in ogni angolo del mondo, ma c’è di più. Da quella Milano del boom economico, da quella Milano sempre più meneghina, non solo è cresciuto ma soprattutto si è sviluppato un modo nuovo di intendere il senso del bere ed il rapporto con il vino. Di fatto, da allora sono emerse esigenze sempre nuove così come necessità di formare nuove figure professionali più complete dei classici sommelier, ovvero dei professionisti del vino capaci di raccontare, istruire e comunicare il piacere del bere.continua a leggere Ais, Wsa, vino e sommellier: a Milano, 50 anni e nuovi progetti di-vini