Case in affitto Milano per Expo 2015: arrivano i contratti di locazione temporanei per affittare casa per pochi giorni

Noi di Milanoincontemporanea siamo sempre stati contrari all’idea di una Milano come città dormitorio, eppure non abbiamo scoperto l’acqua calda se vi raccontiamo che tra AirBnB e “giri” che permettono di affittare stanze e appartamenti tra privati, categorie professionali (esistono interi gruppi su Facebook) e studenti, Milano, di fatto, da sempre è un andi-rivieni di genti. Accade per le sue ampie possibilità di lavoro, accade per le fugaci occasioni di divertimento, come per grandi concerti o eventi internazionali: il passaggio di genti e di informazioni iper rapido è classico in una delle città più internazionali del Belpaese. A Milano, tutto questo, accadrà ancora di più in vista di Expo 2015. Ora, questo costume può essere regolarizzato visto l’accordo fissato tra il Comune e gli agenti immobiliari.

Palazzo Marino e Fimaa-Confcommercio hanno siglato un protocollo d’intesa che permette, in vista di Expo 2015, ai milanesi proprietari di un immobile di affittarlo per brevi periodi, così come avviene nelle località di villeggiatura“, dicono le agenzie.

Milioni sono i visitatori attesi in città, e tra chi vuole arrivare e chi vuole partire c’è anche chi, giustamente, vuole trovarne un certo guadagno, oppure un supporto ad una situazione contingente (un appartamento vuoto potrebbe fare gola anche a malfattori o abusivi. Affittarlo, se non altro, sfiducerebbe qualche malintenzionato).

D’altra parte, se tanti servizi vogliono venire alla montagna, perché non dare ai turisti un’offerta in più che faccia bene alle casse dei milanesi?

Si chiameranno locazioni temporanee e consentiranno ai proprietari immobiliari di proporre locazioni per il breve periodo anche in città come Milano nelle quali non è applicabile il contratto abitativo turistico.

Qualcuno si è già mosso come Flatexpomilano.it o Houseinmilano.com. Sui loro siti si trovano ben spiegati i metodi di locazione per i nuovi affitti temporanei: “si intende mettere a disposizione il proprio appartamento a possibili ospiti per periodi che vanno da 2/3 giorni al massimo di un mese.”

Una soluzione che ci sembra profittevole per tutti e che pare possa tamponare soluzioni poco trasparenti che non tutelerebbero né il proprietario né il locatario, offrendo un servizio aggiuntivo a visitatori (sarebbero da includere anche, su richiesta e laddove possibili,servizi accessori quali lavanderia, pulizie, catering, baby sitting, interpretariato e guide turistiche), ai proprietari (visti i tempi non troppo facili per chi vuole vendere o affittare).
Senza dimenticare che questa soluzione potrebbe essere un volano per un settore commerciale ed i suoi attori, contenendo e regolarizzando, per quanto possibile, richieste di mercato a volte spropositate e non giustificate.

E vogliamo parlare del supporto ai giovani che vorranno venire a Milano durante Expo per più di un giorno, o alle famiglie? Possiamo solo immaginare quale potrà essere l’esborso per un nucleo di 4 persone tra biglietto di ingresso e soggiorno in città più tassa di soggiorno.

Insomma, ad ogni visitatore di Expo un suo contratto e tipo di locazione.

“Cerco casa a Milano per Expo disperatamente?”. Forse la soluzione c’è.

Tutti felici e contenti? Non sappiamo, perché una domanda ci resta. Alla fine di Expo 2015, si ritornerà ai canoni d’acquisto tradizionali oppure ci troveremo di fronte ad una nuova soluzione locativa dal titolo: “villeggiatura con vista Duomo” e cambieranno definitivamente le regole del gioco?