#Quattropassi a Milano: le saracinesche artistiche di Cler

L’idea è bella, è stata lanciata a Giugno dell’anno scorso da MyOwnGallery in zona Tortona, ma con il passare del tempo è rimasta sotto silenzio. O almeno, sempre che non vi siate concessi quattro passi in zona sud Milano, tra Navigli, edifici di archeologia industriale quanto mai interessanti, vie della moda e del design. Allora avrete notato delle “cler”, cioè saracinesche decorate, non imbrattate, con immagini divertenti o racconti contemporanei a colpi di spray. Tipo queste…

Cler Milanoincontemporanea 02

Il progetto, che si chiama “Cler”, nasceva – citiamo testualmente dal sito: “dalla volontà di creare il più grande museo di arte pubblica a cielo aperto utilizzando le saracinesche dei negozi come tele per far dipingere artisti contemporanei e dare a chiunque la possibilità di guardarli, fotografarli e goderne liberamente, senza biglietti d’ingresso ma semplicemente passeggiando per la città di Milano“. E di fatto è andata così…

Girando ancora per la città, anche grazie alla curatela di Art Kitchen che ha supportato il progetto, uno dei simboli di Milano, le saracinesche della città, diventano come le tele di una grande pinacoteca messe una di seguito all’altra…

Perché le Cler? “Il nostro lavoro nasce con il fine di dialogare con il territorio e raccontarne, attraverso la nostra arte, la storia, le persone e i fatti che lo hanno reso tale. Ogni saracinesca è stata pensata dall’artista ispirandosi al luogo dove è stata dipinta divenendo così un ritratto del territorio che la circonda. La saracinesca diventa così supporto e oggetto ispiratore di ogni opera“. Non del tutto filologicamente corrette rispetto al negozio che decorano, comunque ce ne sono un sacco, ed il bello è collezionarle tutte o “Instagrammarle”.

CLER from Art Kitchen on Vimeo.

Per adesso, le prime 25 Cler si trovano tutte in Zona 6 a Milano e per quanto il progetto sia provvisoriamente concluso, si può ancora cliccare sul sito per far sapere che cosa ne pensiamo… qui.
Speriamo solo che, anche con la prossima stagione, il progetto si rinnovi ed anziché vedere imbrattati i muri della nostra città ci siano sempre più spazi ad hoc per gli streetwriters contemporanei…