Milano Fashion Week: alla Galleria Sozzani sfila Bettina

Se l’estate non ha fatto “el so mestè“, l‘autunno culturale di Milano si preannuncia alquanto caldo. E non parliamo solo delle mostre tradizionali e dei tradizionali canali di comunicazioni.

Per gli amanti della fotografia, infatti, il 16 settembre ed in piena Settimana della Moda, Milano Moda Donna, la Galleria Sozzani di Corso Como 10 dedica un’ampia retrospettiva per immagini alla storia ed alla personalità, all’eleganza ed al mito della modella Bettina.

L’icona indiscussa degli anni ’40 e ’50, contesa dai fotografi di mezzo mondo, è stata ritratta da geni dell’obiettivo del calibro di Erwin Blumenfeld, Henri Cartier-Bresson, Jean-Philippe Charbonnier, Henry Clarke, Louise Dahl-Wolfe, Georges Dambier, Robert Doisneau, Nat Farbman, Horst P. Horst, Arik Nepo, Gordon Parks, Irving Penn, Willy Rizzo, Emile Savitry, Freres Seeberger, Maurice Zalewski.

Ci sarà anche lei a ricordare quegli attimi favolosi nella serata di inaugurazione prevista per martedì 16 settembre 2014 (dalle ore 19.00 alle 22.00). Per tutti, la mostra “Bettina” resterà aperta dal 17 settembre al 2 novembre con i seguenti orari: tutti i giorni, ore 10.30 – 19.30; mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00.

Più di cento immagini, gli anni d’oro di un’emblema della moda francese.

Musa di Jacques Fath, nata nel 1925 e cresciuta in Normandia con il sogno di diventare disegnatrice di moda, Bettina dà la cosiddetta “svolta” alla sua vita nel 1944 quando, una volta trasferita a Parigi, riesce a conquistare per la sua bellezza Jacques Costet, giovane stilista che ha appena aperto un piccolo atelier per presentare alcuni suoi bozzetti.

E’ lui a chiederle di indossare, per la prima volta, un abito sartoriale.

 Nasce così il mito. Emerge a poco a poco la musa e modella di “guanti, cappelli, veli – era quell’epoca: mi piaceva posare, era un istinto e un piacere” (Fashion memoir, Thames and Hudson,1998).

Jacques Fath per lei crea una collezione di abiti che “solo lei può indossare con naturalezza ed eleganza”, creando un nuovo stile. E’ fenomeno “Bettina”.

“La francese più fotografata di Francia” scrive di lei Paris Match.

Nel 1952 incontra Hubert de Givenchy e lo aiuta ad aprire la sua maison nel doppio ruolo di modella e responsabile delle relazioni pubbliche. Givenchy le dedica la blusa “Bettina” immortalata dal famoso disegno di René Gruau.

E’ l’epoca dei viaggi in Europa e negli States, in Brasile, Argentina. Delle amicizie con intellettuali, attori, registi e scrittori come Georges Simenon, Jean Genet, Jacques Prévert, Greta Garbo, Elizabeth Taylor, Gregory Peck, Ava Gardner, John Huston, Irving Shaw, Charlie Chaplin, Truman Capote e Gary Cooper.

Posa per le riviste di moda con abiti di Christian Dior, Madame Grès, Balenciaga, Balmain e raggiunge l’apice della carriera nel 1955, anno in cui decide di allontanarsi dalla scena della moda.

Nonostante il suo ritiro, Bettina continua a lavorare nella moda, nel 1963 è “ambasciatrice di charme” della rivista Elle, per essere fotografata con “gli abiti più belli di Parigi” in Africa, dalla Valle dei Templi, al deserto del Sinai, alle falde del Kilimangiaro.

Nel 1967 torna a sfilare per la collezione di Coco Chanel a lei ispirata, in seguito è direttrice couture per Emanuel Ungaro e responsabile relazioni pubbliche per Valentino. Nel 2010 è nominata Chevalier des Artres et des Lettres dall’allora ministro francese Frédéric Mitterrand.

Ma Bettina è molto di più. Da scoprire. In Galleria Sozzani fino al 2 novembre.

www.galleriacarlasozzani.org

Le storie di World Press Photo 2013 in Corso Como 10 (Galleria Carla Sozzani)

Maggie è una donna americana con due figli piccolissimi che viene picchiata dal suo compagno. Una fotografa, Sara Naomi Lewkowicz,ha scattato sei momenti clou di quella vita di violenza.
C’è una atleta professionista di pentathlon, Nadija Casasei, che ha deciso di vincere la sua battaglia contro il tumore al sistema linfatico sottoponendosi agli scatti di Peter Holgersson sia nei momenti di gloria delle gare – quando i capelli le svolazzavano nell’impeto della corsa -, sia nelle cattive sessioni di chemioterapia.
Ci sono slitte in fuga tra i ghiacci. Nudisti in Russia. C’è il sangue e la disperazione dei cittadini americani feriti all’arrivo della maratona di Boston, e le lacrime dei parenti delle vittime del crollo del palazzo di sei piani nel Samvar.

Ci sono fotografie, in Corso Como 10, alla Galleria Carla Sozzani. Sono fotografie vincitrici di un concorso. Sono attimi colti da storie di vittorie ma, più spesso, di sconfitte, storie che nella maggior parte dei casi abbiamo solo letto sulle pagine di un tablet o di cui abbiamo visto qualche stralcio alla TV.

In questi giorni di ponte del 2 giugno saremo tutti pronti a scattare foto di momenti di sole, spensierate occasioni di festa. In questi giorni del ponte del 2 giugno, il 2 giugno compreso, la Galleria Carla Sozzani di Corso Como 10 ospita World Press Photo. Fotografia e giornalismo: le immagini premiate nel 2014John Stanmeyer della VII Photo Agency per il National Geographic con un secondo impresso sulla spiaggia di Gibuti. E’ notte. Ed un gruppo di migranti africani è assiepato su una riva con le braccia al cielo a caccia di un segnale per il proprio telefonino. Gli schermi dei palmari e le stelle del cielo sono le uniche fonti di luce di una caccia verso il contatto con lo spazio circostante ed i loro parenti, lontani in Somalia, Etiopia, Eritrea.

Dentro un solo scatto sono contenuti temi come quello della natura, della tecnologia, la povertà, l’alienazione, l’umanità e racchiude in sé le decine di storie contenuta in questa mostra, piccola, di nicchia, ma visitatissima.

Un angolo di umanità e di riflessione che vive, pulsa, dà emozioni mentre i fashionisti incalliti dell’aperitivo si assiepano intorno ai tavolini del bar di questo che è uno degli indirizzi più glamour di Milano.

Uno scontro di prospettive e di modi di raccontare la contemporaneità che possono essere visitati fino all’8 giugno con ingresso gratuito.

Questo post è dedicato alla giornata intitolata alla comunicazione.
Questo post è dedicato al fotogiornalista pavese di Cesura Lab Andrea Rocchelli.

World Press Photo. Fotografia e giornalismo: le immagini premiate nel 2014
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10
tutti i giorni ore 10.30-19.30
mercoledì e giovedì: 10.30-21.00
www.galleriacarlasozzani.org

Galleria Carla Sozzani

World Press Photo 2014 - 01

World Press Photo 2014 - 02

World Press Photo 2014 - 03

World Press Photo 2014 - 04

World Press Photo 2014 - 05

World Press Photo 2014 - 06

World Press Photo 2014 - 07

World Press Photo 2014 - 08

World Press Photo 2014 - 09

World Press Photo 2014 - John Stanmeyer

Milanoin ti organizza la domenica

Prima domenica d’agosto per Milano e i milanesi. L’ennesima ondata di caldo ha travolto il capoluogo lombardo e coloro che non hanno approfittato del fine settimana per scappare al mare possono stare tranquilli: per loro nessuna giornata in coda in autostrada per fare ritorno nella grande città. Come passare dunque una domenica alternativa?

Eccezionalmente per oggi ilcontinua a leggere Milanoin ti organizza la domenica

Franca Sozzani su Milanoincontemporanea, che Vogue Experience!

Buon lunedì! Come promesso ed atteso dai più, ecco l’intervista che Milanoincontemporanea ha rivolto alla direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani, in occasione della prima Vogue Experience di Milano

Tanti i temi che abbiamo affrontato in pochi minuti: quali sono le regole della moda e il perchè de “I Capricci della Moda“, titolo del suo libro pubblicato Bompiani; Milano è ancora la capitale della moda? E qual è il segreto di una talentuosa fashion blogger?

Ci sembra di non aver dimenticato proprio niente – immagini incluse –  quindi non perdetevi questa intervista e il prossimo appuntamento con Franca Sozzani: la vostra occasione per essere ricevuti da lei a e dal suo staff  arriva ancora sabato prossimo, 18 dicembre, in Corso Como 10 a Milano, in occasione di Photographers Wanted.continua a leggere Franca Sozzani su Milanoincontemporanea, che Vogue Experience!