Birre in Piazza in Piazza XXV Aprile (Eataly Smeraldo)

Eataly docet, anche quando si tratta di Festa della Birra.
Questo fine settimana – e qualcuno se ne sarà accorto già ieri sera – Piazza XXV Aprile, proprio davanti a Corso Como e all’ex Teatro Smeraldo, sarà teatro di cin cin e momenti molto più che bavaresi. Da veri intenditori made in Italy.

Funziona così.

Fino alle ore 24 di Sabato 30 e Domenica 31, dalle ore 12.00, Eataly Smeraldo dedica al mondo della birra artigianale e ai suoi produttori italiani la seconda edizione di Birre in Piazza, un’antologia di 12 birrifici con 24 tipologie di birra diverse da assaggiare in piccole degustazioni o in formula completa, ovviamente accompagnati da qualcosina con cui fare “fondo”. Li propongono INOilPANINO e la Piadina romagnola dei Fratelli Maioli.

Fino a domenica sera, dunque, appuntamento nel dehors di Eataly Smeraldo con le spillatrici, dj set e Street Food.

I birrifici: Birra Baladin, Pausa Caffè, Birrificio B94, Birrificio Svevo, Birrificio Decimoprimo, Birranova, Retorto, Ducato, Birra del Borgo, Birrificio Amiata, Birrificio Olmaia, Birrificio Aurelio.

Dieci euro per un gettone da 10 assaggi (dieci cl ciascuno circa), oppure bicchieri a 4 euro.

Cin cin ai momenti conviviali ed al ritorno in città!

Per ulteriori informazioni: www.eataly.it

Agosto Ad Artem a Milano: itinerari in città ogni giovedì del mese

I giovedì di Milano ad Agosto si tingono Ad Artem.

E’ questo il nome delle guide che tutti i giovedì sera, ore 19.15 ed al costo di 10 euro (su prenotazione*), delizieranno quanti rimarranno in città o decideranno di approfittare della calma (lo sarà davvero??) meneghina per approfondire la conoscenza con la “Madunina”.

Sono itinerari cittadini. Sono occasioni d’estate tra passato e presente, piazze strade edifici e monumenti.

Ecco il programma per chi si fosse perso il primo momento, il 24 luglio, alla scoperta della Milano del Novecento.

IL QUARTIERE DI PORTA NUOVA – 7 agosto ore 19.15
Da Piazza della Repubblica, all’ombra dei primi due grattacieli del dopoguerra, parte un itinerario alla scoperta di uno dei quartieri della città in maggiore trasformazione: scoprendo le modernissime architetture della Torre Diamante, di piazza Gae Aulenti, con la vista sul Bosco Verticale e sul nuovo palazzo della Regione, e della sede di Eataly nella struttura dell’ex Teatro Smeraldo si rivela il nuovo volto della città, proiettata verso Expo2015.

LA ZONA TICINESE – 21 agosto ore 19.15
Partenza dalla Basilica di San Lorenzo per esplorare la parte più antica della zona dei Navigli. Tra storia, arte e folklore in quello che una volta era il centro nevralgico della Milano d’acqua.
Passeggiando fra le basiliche di S. Lorenzo e Sant’Eustorgio, fra l’antica Conca del Naviglio e il pittoresco vicolo dei Lavandai, scopriremo l’insediarsi della prima comunità cristiana a Milano e il culto delle reliquie dei Re Magi, la storia della colonna infame di manzoniana memoria, e le particolarità del sistema dei Navigli, alla cui progettazione aveva partecipato anche Leonardo da Vinci.

LA ZONA DI VIA TORTONA – 28 agosto ore 19.15
La zona di via Tortona, una volta sede di opifici e piccole fabbriche, è ora punto di riferimento per quanto riguarda il design e l’architettura, riconfermandosi come una zona dalla vocazione produttiva e creativa. L’itinerario con partenza davanti agli edifici ex Ansaldo, fra storia e innovazione, permette di conoscere le moderne realizzazioni dell’Hotel Nhow, del Superstudiopiù e gli spazi dell’ex Ansaldo, che ospitano le officine del Teatro alla Scala nonché il nuovissimo Museo delle Culture, la cui architettura è firmata da David Chipperfield.

[Continua dopo il salto]

LOW-ph. Navigli-Scoperta di Milano, photo credit Milano06

 

*Prenotazioni online fino a pochi minuti dalla visita www.adartem.it o telefonica dal lunedì al venerdì tel. +39.026596937

Buona Milano, contemporanei! 🙂

Brian&Barry Building Sanbabila: il nuovo mall di Milano è contemporaneo

Giovedì scorso siamo stati ospiti della inaugurazione del nuovo mall del centro di Milano, il Brian&Barry Building Sanbabila.

Progetto degli studi STUDIO CP Milano e Studio Silvano Spagna sul preesistente edificio razionalista di Giovanni Muzio del 1950, il “B&B Building” si staglia contro il cielo di Piazza San Babila per 11 piani emersi (uno è seminterrato), con almeno 4 piani dedicati alla ristorazione, 4 all’abbigliamento.

Nel mezzo, al Piano 1, Sephora è special guest star per la sezione profumi. Al Piano 2 spazio alla gioielleria “democratica” – si va da Vertu a Dodo, da Tag Heuer e Audermas Piguet, giusto per far subito qualche nome. Il che, vi dice subito quanto poco democratico sia effettivamente lo store.

Ground Floor a tutto hi-tech (tanti gli accessori iWaboo)e la caffetteria Eataly; Home decor & Design al Piano -1 (area ECLISS Milano) con La Piadina romagnola del Fratelli Maioli per Eataly.

Total 1500 metriquadri di servizi per un “LaRinascente -bis“, metà Excelsior per la ricchezza di alcune proposte, molto “Colette-Parigi” per l’allestimento di altre di cui però ambisce senza ottenerne la stessa dose di ricercatezza.

Eppure il mall è contemporaneo.

Eataly, main sponsor dell’operazione nata nel 2012 con il supporto di Unicredi e Intesa Sanpaolo, è di certo il protagonista dell’enogastronomia meneghina in questo momento, dopo aver conquistato mezzo mondo. E più contemporaneo di così….

Ci sono anche Rossopomodoro, un’Hamburgeria… insomma, al Brian&Barry Building “se magna” più che si fa shopping. Di fatto, è questo ciò che sta trainando l’economia di una Milano sempre più chef-temporanea.

I brand di ricerca ci sono, o almeno, al Piano 4 – Woman Iconic Style, e all’ottavo – Man Street Style il vintage, denim, rockabilly o gipsy-chic style sono protagonisti. E l’idea non dispiace visto anche l’affaccio, via via, sui tetti del centro città.

Contemporanea è l’offerta del tè dell’ArtedelRicevere con un nuovo proprietario – un guru contemporaneo – , Pu-erh verdi e degustazioni in previsione (le Tea Collection ed i coffret sono un po’ esosi per quanto belli nei loro scintillanti stand).

Il non plus ultra, però, è lo “chef-tatuato” Matteo Torretta.

Trentatrenne, all'”Asola” – la cucina su misura che gli è stata affidata al decimo piano – è “l’occasione della vita“, ci ha raccontato. “Dopo aver riportato in alto il Savini, ecco una grande opportunità da una grande proprietà. Cosa non perdere? Venga a provarlo da noi“, ci invita.

Il che significa passare da risotteria a pesce sui 15-30 euro con vista sui tetti di San Babila in un dehor da vertigine oppure comodamente seduti sulle proposte di design Flexform, sgabelli Feel Good disegnati da Antonio Citterio e sedie da pranzo Isabel disegnate da Carlo Colombo.

Design, shopping, cibo.
Non tutto può piacere. Ci può essere un po’ di confusione nel “progetto finale” sognato ed ora realizzato dalla “lombardissima” proprietà, la famiglia Zaccardi da Monza, ma vale la pena regalarsi una “svetrinata”.

Il mall spalanca le sue porte alle ore 7 (caffetteria) ed è aperto 7 giorni su 7, dalle ore 10 alle 22, via Durini 28 angolo via Borgogna.

thebrianebarrybuilding.it

 

Brian&Barry Building Sanbabila 17

The Brian&Barry Building_terrazza Asola_piano 9

The Brian&Barry Building_Woman Iconic Style_piano 5

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Eataly: a Milano se magna e la ristorazione fa girare l’economia

Sarebbe stato bello potervi dare l’anteprima e raccontarvi il primo Eataly di Milano dal vivo come hanno fatto tante testate nazionali, ma la nostra richiesta di informazioni direttamente al N.1 della gastronomia e ristorazione italiana nel mondo non ha preso in considerazione la richiesta di Milanoincontemporanea di saperne di più. Quindi, per dovere di cronaca, vi raccontiamo cosa c’è a scatola chiusa. Per assaggiare e vedere con i nostri occhi aspetteremo di prenotare (e lo faremo con moooolta calma).

Dunque, la ristorazione fa notizia a Milano e fa girare l’economia. Per uno Starcbucks che arriva (in via Torino, forse) ed una pasticceria Marchesi che viene acquistata da Prada, ora un marchio italiano prende casa in un’altra casa storica dei meneghini: l’ex Teatro Smeraldo. Non che lo spettacolo sia finito: sono previsti un palco e degli show anche dal 18 marzo in avanti.

Sì perché questa è la data di apertura di Eataly.

Tre piani, 5.500 metri quadrati di cui 2.500 per la vendita di prodotti alimentari, vini, libri e oggetti per la casa, gli altri divisi tra ristorazione, didattica, “aree emozionali” e live dal vivo sono stati rimessi a punto dagli architetti Carlo Piglione e Thomas Bartoli.

Da Repubblica.it leggiamo: “La parte centrale dell’edificio è vuota: le pareti sono di vetro e proprio nel mezzo, al primo piano, c’è un palco rotondo dove si esibiranno attori, cantanti e musicisti, visibile da ogni punto. Su ogni piano sono distribuite aree di vendita, aree per il ristoro (divise per specialità), tavoli e sedie e punti di produzione: per esempio della mozzarella, fatta a ciclo continuo, del pane, delle piadine, della pasticceria. Al primo piano c’è anche il ristorante Alice di Viviana Varese e Sandra Ciciriello, trasferitosi da via Adige”.

Progetto interessante. Speriamo di saperne di più quanto prima da fonti a Km0. Un po’ come i prodotti di Eataly: non è nel suo DNA, no?

http://www.eataly.it/