Milanointrasferta: FAI da Palazzo Reale a Villa La Pelucca sulle tracce di Bernardino Luini

Dopo una settimana trascorsa nella grande bellezza di Milano non possiamo che salutare il weekend all’insegna dell’arte e delle visite gratuite, ancora una volta sostenute dal FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano.

Per chi vorrà scappare dalla follia dei saldi e dal brutto tempo, a Sesto San Giovanni si aprono le porte di Villa La Pelucca, via Campanella 8/10, con la visita gratuita agli affreschi di Bernardino Luini, uno dei maestri del Rinascimento lombardo ed italiano.

“Qualcuno” potrà averne sentito parlare per una visita che Milanoin fece qualche tempo fa alla nascosta ma meravigliosa Chiesa di San Maurizio Maggiore in Corso Magenta, accanto al Museo Archeologico, completamente decorata dall’autore e la sua scuola con una magnificenza da fare invidia al British Museum.

Qualcun altro avrà già goduto della visita della sua personale allestita nelle sale di Palazzo Reale.

Qualora non abbiate fatto né l’uno né l’altro, ecco un tour cotto e mangiato.

Villa La Pelucca

Villa La Pelucca

A Sesto San Giovanni – che non sarà una classica tappa da “gita fuori porta” ma comunque in centro a Milano non è – oggi ed il prossimo sabato 12 luglio il FAI gestirà un’apertura straordinaria.

A dire il vero, per riuscire a conoscere tutta la produzione di Bernardino Luini e dei suoi “figli” c’è da partire per un viaggio nella storia dell’Arte e della nostra Regione tutta. Ecco gli itinerari da non perdere.

Cominciamo dalla villa, dunque, luogo d’origine di quegli affreschi cinquecenteschi “strappati” nell’Ottocento e portati nella sede di Brera.

Vennero commissionati al Luini dalla famiglia dei Rabia che li realizzò tra il 1520 e il 1525 in quattro delle stanze della villa, oggi casa di risposo, con soggetti mitologici, biblici, scene di vita campestre. A questi, si vada ad aggiungere anche la cappella, dove è ancora visibile una sinopia raffigurante Santa Caterina deposta nella tomba dagli angeli.

La storia completa potete leggerla nella scheda tecnica di Lombardiabeniculturali.it.

Ma cosa c’è di meglio dell’impararla attraverso i sapori, umori, le visioni di una Milan molto e sempre più contemporanea?

Buon sabato a tutti!

Per ulteriori informazioni ed orari leggi qui.

Giornata FAI di Primavera: tu che fai?

Ogni anno piove, ma – come si dice – Giornata del FAI bagnata, anche la prossima verrà fortunata. Si parte oggi, si prosegue domani. Un’app comodamente scaricabile vi indica luogo del cuore per luogo da non perdere. I cartelloni vi informeranno ad ogni punto “cult” ma bisognerà essere molto attenti.

Per esempio, pur passando in pieno centro potreste non notare che (FINALMENTE! e per una volta) il Diurno di Milano tornerà alla luce [avevamo partecipato alla battaglia dei suoi sostenitori qualche mese fa ;-)].

Aperte le porte anche della storica redazione del Corriere della Sera, La Cavallerizza – maneggio militare di pertinenza della caserma Medici -, la sede della Borsa, Palazzo Mezzanotte, e ancora Palazzo Melzi d’Eril, gli Studi RAI di Corso Sempione, San Celso, il Teatro Franco Parenti, Villa Necchi, il Velodromo Vigorelli e molti altri ancora.

Luoghi magari conosciuti ma poco esplorati.

Luoghi che raccontano storie e che per questo rappresentano ancora un lato nascosto della nostra città.

Per non parlare delle ricche occasioni tutte intorno al nucleo cittadino: da Trezzo sull’Adda a Chiaravalle, dalla Villa di Monza alla Lomellina…

Anche questa XXII edizione parte bella ricca. E vi abbiamo parlato solo della Prima Giornata FAI di Primavera in Lombardia.

Porte aperte alla cultura e sole negli occhi: in tempi di crisi, conoscere il Bello è la vera ricchezza

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