Natale 2014 a Milano: un libro per regalo? 4 nuove uscite in libreria e tutte milanesi

Le Feste di Natale ed un periodo di riposo non sono tali senza una buona lettura.
Per non cadere nel banale pur optando per un’idea regalo un po’ troppo classica, abbiamo selezionato quattro nuove uscite in libreria molto milanesi.
Per chi vorrà fare una passeggiata nella storia di Milano, per chi vorrà conoscerla sotto una nuova proposta pur rimanendo comodamente accoccolati sul divano.

Milano i luoghi e la storia

“Milano ha una vita lunga 25 secoli, ma sembra una città moderna. Le guerre, i saccheggi, le ricostruzioni, la speculazione edilizia, la dimenticanza e l’innata tendenza al rinnovamento dei suoi abitanti hanno cancellato gran parte delle testimonianze.
Questo libro, che ripercorre i luoghi dove la storia è stata costruita in un’ideale passeggiata, riunisce la città e chi la vive al romanzo del suo passato.”

di Tito Livraghi
Edizioni Meravigli, Expo Milano
IBS

L'antiquario di Brera

L’antiquario di Brera

Il 31 dicembre del 1918 a Bottanuco, in circostanze misteriose, moriva Vincenzo Verzeni, meglio conosciuto come “il vampiro della bergamasca” o “lo strangolatore di donne”. Fu uno dei più sanguinari serial killer e per anni seminò morte e terrore nelle campagne del suo paese dove era nato l’11 aprile del 1849. Cesare Lombroso, studioso di fama internazionale e “padre” della frenologia, durante il processo a suo carico, non esitò a definirlo “un sadico sessuale, vampiro, divoratore di carne umana”. Novantasei anni dopo, in una moderna Milano proiettata verso il futuro Expo, Neri Pisani Dossi, classe 1954, uno dei più illustri antiquari milanesi, di stirpe patrizia, discendente del famoso scrittore Carlo Alberto Pisani Dossi, con un burrascoso passato da sanbabilino alle spalle, si ritrova a fare i conti con la terrificante eredità lasciata dal Verzeni. Un oggetto che ha attraversato quasi un secolo di storia, per il quale alcuni sono disposti ad uccidere pur di averlo, finirà in possesso di Neri cambiando per sempre la sua vita.”

di Ippolito Edmondo Ferrario
Frilli Editore
Da febbraio in libreria (sotto l’albero di può sempre mettere “un buono”)
Preview su
lantiquariodibrera.blogspot.it

GIUSEPPINO. Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa

Joe Bastianich ha scelto Eataly Milano Smeraldo di Milano per presentare e firmare le copie del libro scritto a quattro mani con Sara Porro. E un po’ di Milano c’è nella sua vita. Lo scopriamo sin dalla sinossi:

“Joe Bastianich è Joseph all’anagrafe, Giuseppe per la madre, ma ancora oggi Giuseppino per la nonna. Questa è la storia della sua lunga e travagliata storia d’amore con l’Italia e con le sue radici.
Come nella migliore tradizione delle commedie romantiche, il primo incontro tra Joe Bastianich e l’Italia è un disastro. Figlio di esuli istriani emigrati a New York, Joe detesta l’inglese zoppicante e il forte accento dei suoi familiari, il panino con la trippa che alle volte trova nel lunchbox e il nomignolo che nonna Erminia gli ha affibbiato, Giuseppino.
Solo quando, adolescente, scopre le colline di Montalcino e il fascino borghese di Milano comincia a guardare al Belpaese con meno diffidenza. Ancora meglio, finita l’università, sarà passare un anno girando la penisola in lungo e in largo al volante di una Fiat Croma che spesso è anche il suo ricovero notturno. Al ritorno in America diventa un restaurant man di grande successo, e per vent’anni l’Italia rimane soltanto una sorta di flirt estivo.
Ma quando scopre che il format televisivo di MasterChef andrà in onda anche nel nostro Paese, fa di tutto per diventare uno dei giudici dell’edizione locale. Tra Joe e l’Italia sarà infine amore, mentre il pubblico tv lo consacra come una delle celebrità più anticonvenzionali del piccolo schermo.”

di Joe Bastianich e Sara Porro
Utet, pagine 204 – 14 euro (ebook compreso nel prezzo)

Milano Vola Alto

Tutte le foto viste in mostra, ora sono parte di un ricco apparato iconografico che attraversa gli episodi salienti dei secoli di storia del capoluogo lombardo.
Della esposizione fotografica avevamo parlato a proposito della mostra.
Ora è tempo di portare a casa e conservare per sempre il fascino delle sue immagini.

di Francesco Langiulli e Giovanni Salvati
Pisacane Arte Edizioni
www.pisacanearte.it/index.php/collezioni/milano-vola-alto.html

 

 

Masterchef 3, la finale ai Magazzini Generali

Non poteva essere più contemporanea e meneghina la finale della terza edizione di Masterchef. Questa sera, alle ore 21.10 su Sky Uno (canale 108 di Sky), Almo, Federico ed Enrica si sfideranno a colpi di pentole e fornelli per la prima volta in diretta Tv.

A giudicarli, ancora una volta, l’immancabile trio di chef-star Bruno Barbieri, Carlo Cracco e l’imprenditore dell’enogastronomia Joe Bastianich. Vecchia formula, insomma, ma svariate novità.

Non solo la puntatissima verrà trasmessa “live”; non solo uno degli sponsor del programma, Enel, ha messo in palio fino a ieri i biglietti per assistere dal vivo allo show.

Per la prima volta, infatti, uno storico luogo di Milano, i Magazzini Generali, saranno il teatro in cui si svolgeranno le prove.

Storico e contemporaneo, noi tutti – milanesi e non – conosciamo i “Magazzini” come location di Dj set, feste, serate disco e concerti dal vivo di gruppi “cult”, meno noti, trasmissioni radio.

Eppure, questa location “riportata nuova vita” nel 1995 è stato uno dei luoghi-simbolo dell’era industriale e della spinta commerciale di Milano all’inizio del secolo scorso.

Oggi, gli interni in cemento e i grandissimi spazi lo rendono un set privilegio per eventi contemporanei da 1500 posti, eppure i più appassionati di archeologia industriale ed i suoi edifici vi riconosceranno gli elementi tipici delle strutture di fine Ottocento.

Già a inizio ‘900, infatti, i Magazzini Generali servivano da rimessa delle merci arrivate o in partenza da Milano, giunte tramite la ferrovia di Porta Romana.

Oggi, tornano a vivere sotto gli occhi di bue di serate da movida e show da prima serata.

Anche questo è un lato di Milano molto nascosto.

In teoria, basterebbe solo aprire gli occhi o accendere la mente, insieme al televisore.

E che vinca il miglior Masterchef 2014! 😉