Fenomeno burlesque, e’ mania a Milano fra San Valentino e San Faustino!

Persa (finalmente) la sua aura di peccaminoso show, e dopo essere stato sdoganato da Dita Von Teese (come abbiamo avuto modo di raccontarvi qualche settimana fa),  la moda dello spogliarello più seduttivo ed ironico di sempre ha cominciato ad intrigare davvero tutti, soprattutto in una città come Milano dove è diventato – ammettiamolo! – un autentico tormentone presente “dap-per-tut-to”. Dalle maggiori catene di abbigliamento, alle maison di moda haute couture, dal cinema allo shopping quotidiano sulle vie dello struscio e così via, citare il burlesque significa introdurre una ventata di novità, moda, glamour ed erotismo. Un “mood” che una metropoli contemporanea come Milano non ha proprio intenzione di perdersi, anzi!

Tutti ma proprio tutti si sono lasciati tentare da questa ironica espressione di passione e voglia di seduzione, ancora di più in questo inizio di febbraio con San Valentino alle porte e un San Faustino (la festa dei single) da vivere al 100%.

La Burlesque-mania di Milano comincia oggi, all’ora dell’aperitivo, ma prestando attenzione a che nessun drink vada di traverso a nessuno fra un colpo d’anca e una piuma di struzzo … dove? Una straordinaria performance live di burlesque sarà alle ore 18 nella vetrina Coin di Piazza Cinque Giornate, e non è ancora tutto! Se al Salon Pariesien – del quale vi abbiamo già parlato per il Grand Opening di inaugurazione – tutto sta procedendo a gonfie vele con un bel riscontro di pubblico (nella nostra pagina di Facebook oggi vi proponiamo anche il secondo video di una performance live della prima serata), lo show “goes on” il prossimo 9 febbraio ma da Sephora, in Corso Vittorio Emanuele, dove sarà persino il tempo di un happening con tanto di lezioni di burlesque e tutorial per un make up azzeccato. Nelle boutique Rizieri, poi, così come sul grande schermo (il 18 febbraio), è invece tempo di Cher e di sandali gioiello. Insomma, vediamo tutto ma proprio tutto quello che di Burlesque-mania ha da offrire Milano a partire da oggi e per le prossime settimane.

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Burlesque a Milano: il primo locale Royal inaugura sabato al Salon Parisien

Come anticipato sulle pagine de IlGiornaleit, il Burlesque “plus Royal” sbarca a Milano. Sabato 22 gennaio è il giorno fissato per il Grand Opening Party del primo locale in Italia interamente dedicato al Burlesque: benvenuta Hollywood Babylonia!

Milano da vedere, da visitare e da vivere all’insegna della sua cultura più contemporanea, anche se ispirata alla cultura retrò. Di cosa stiamo parlando? Di un nuovo appuntamento per i fine settimana nella metropoli più divertente di Italia: sabato 22 gennaio inaugura la nuova stagione il Royal Burlesque presso il Salon Parisien di via Ascanio Sforza 81 (zona Navigli), con lo special entertainment dell’Agenzia Voodoo De Luxe, la prima in Italia ad occuparsi di burlesque.

Dandy anni’20, pin up anni ’50, eterne femme fatales all’ascolto, donne che state pensando a come stupire il vostro partner in vista di San Valentino … state pronti!continua a leggere Burlesque a Milano: il primo locale Royal inaugura sabato al Salon Parisien

Fuorisalone 3rd Day / Night – dalla Moratti al Burlesque

Continuiamo ad esplorare il Fuorisalone di Milano e le sue novità a proposito del design sostenibile e divertente.

L’accoppiata design-moda è quella che la fa da padrone anche in questo Fuorisalone, con grandi firme del fashion system internazionale come Roberto Cavalli stasera dalle 18 in via Della Spiga 42 (FB). L’evento vedrà la partecipazione dell’artista austro-ungherese Laszlo LL Papp, autore di 5 opere uniche che arricchiranno l’ultima collezione della griffe.

Rimanendo in tema, pare che Marc Jacobs abbia scelto proprio la serata di oggi per l’inaugurazione della sua boutique in zona Brera (per tutti gli altri eventi del quartiere rimandiamo a domani).

Vi sapremo dire …  anche se, per l’ora dell’aperitivo, non bisogna dimeticare uno dei luoghi clou dell’happy hour ante litteram, ovvero, il Bar Basso, dal 1947 storico cocktail bar di via Plinio 39.

Qui è stato inventato il Negroni Sbagliato, e qui si trovano le installazioni e i video che ripercorrono la sua storia.
Da farci un salto per l’evento Exquisite, la Superpremium wodrka firmata Frank Gehry, e il Dezeem magazine on line di architettura e design diretto da Marcus Fairs.
Ma anche djSet, mostre e un cocktail speciale top secret. Tutte le sere fino al 19 aprile dalle ore 19.30.

Design che è arte, eventi e anche musica.

A questo proposito, il city network ha organizzato una settimana ricca di appuntamenti. Dal 13 al 18 aprile torna Elita Milano Design Week Music and Arts Festival, la manifestazione dedicata alla cultura e al sound.

Per il programma e la segnalazione vi consiglio questo link con le giuste informazioni, ma sappiate che stasera la zona Grunge sarà quella intorno a Ripamonti con i Chemichal Brothers ai Magazzini Generali mentre sabato sera la Casa 139 darà il meglio di sé con un evento indie.

Per non dimenticare gli eventi ospitati al Teatro Franco Parenti, esattamente accanto alla Triennale.

Proseguiamo sul discorso cultura.

Alle 18.30 (e fino alle 21.30) di oggi, HOMELESSTUDIO e L’Associazione Casa di Letizia Moratti di via Montebello 24 propone la performance di eco design e live painting “Milano a Colori”, a cura di Silvio De Ponte, dove si esibiranno 1 fotografo, 18 giovani artisti. La Casa si trasformerà in un grande atelier contemporaneo arredato con mobili funzionali ed eco realizzati in cartone (con il supporto creativo dei giovani del Politecnico di Milano),con un invito al risparmio e all’ottimizzazione dei consumi. Contemporaneamente sarà ospitata l’installazione luminosa “città dei consumi”di Enrico Sgarbi (Fonte)

Cultura pop, divertente e spregiudicata, per chiudere questa quarta giornata del Fuorisalone.

Dalle 22 alle 4, in via Santa Tecla 3 (proprio dietro la Madonnina) si tiene POPSTARZ /lo scandalo nel design, organizzato da GasolineCrew Management e da AWSM la webZine di design, moda, foto, arte & cultura un punto di riferimento per giovani creativi e trendsetter che vivono a stretto contatto con il mondo della comunicazione, delle arti visive e della moda.

Nello staff, le signore del burlesque made in Milano e anche una nostra conoscenza, Janet Fischietto.

Insomma, mi sembra che anche oggi abbiate ben più di un motivo per vivere la Milano più contemporanea.

Paola
MilanoincontemporaneaP.

Janet Fischietto, diva del Burlesque, a nudo su Milanoincontemporanea

Fai della tua vita il più’ grande show!“,

questo è il suo motto e a giudicare dal suo lavoro, tra performance , video e fotografie, bisogna dire che la rossa Janet Fischietto di strada ne sta facendo tanta.

Ve l’avevamo mostrata nelle immagini della fotografa Nikka Dimroci, l’avrete sicuramente notata in qualcuno degli eventi più glam della Milano più contemporanea, in qualche comparsata televisiva e nel video “L’Inferno” di Nina Zilli.

Ma forse gli appassionati di tatuaggi l’hanno anche incontrata al Milano Tattoo Convention (ma ha pure presenziato al Firenze Tattoo Convention).

Le abbiamo chiesto di raccontarsi, con le parole e per immagini attraverso le fotografie di alcuni artisti che l’hanno immortalata, come Nikka Dimroci, Lorenzo Paxia e Agnes Weber… Fateci sapere che ne pensate.

Come e quando nasce la tua passione per il burlesque?

Janet Fischietto si avvicina al mondo del burlesque due anni fa, entrando in contatto con l’agenzia Voodoo De Luxe, di cui ancora fa parte.

La mia passione per il burlesque nasce in quel periodo, un momento molto importante per me. Stavo scrivendo la mia tesi di laurea dal titolo “Metamorfosi da travestimento” in cui parlavo e indagavo artiste/i del passato che attraverso il loro corpo e con l’ausilio di make up e outfits impersonificavano o interpretavano personaggi paralleli al loro vivere quotidiano.

Ovvero?

Tra questi personaggi, trovai molte burlesque performer dalle varie attitudini e provenienze: chi ballerina, chi circense acrobata, chi cantante, chi spia in divisa, chi soubrette, ecc .. C’erano addirittura uomini che si travestivano da donne e alla fine delle loro esibizioni mostravano le loro reali sembianze lasciando sbalorditi i presenti.

Ciò che mi è piaciuto subito del burlesque è stata l’idea di avere a che fare con l’arte dello stupire e di rapire i presenti conducendoli in atmosfere a noi oggi estranee. Atmosfere piu “genuine” di comicità e sensualità mescolate nelle giuste dosi. Capacità, questa, che rende unica un’artista, insieme alle caratteristiche scelte per creare un proprio personaggio, ovviamente.

In che cosa si differenzia il burlesque dallo Strip-tease?

La parola Burlesque e la parola Tease sono molto compatibili. “Burlesche” significa burlare, scherzare, mentre “teacee” stuzzicare e flirtare: è il giusto mix di cui ti parlavo poco fa.

Com’è nato?

Originariamente quest’arte nacque con l’intento d’intrattenimento per un pubblico di provenienza sociale bassa ed erano spettacoli di ragazze avvenenti e particolari che canzonavano i ceti superiori con smorfie appartenenti alle femmes fatales, ad esempio, oppure fare la parodia del proprio aspetto di ragazza africana con balli e movenze esagerate, da parte della bellissima Josephine Baker.

Col tempo questo genere di spettacoli fu accolto anche in ambiti diversi, più eleganti, e perse il suo messaggio originario. Stiamo parlando del periodo tra l’800 e gli inizi del 900, fino a gli anni 50 circa.

E poi? Troppo perbenismo?

Dopo questa data, con l’avvento di una pornografia esplicita e assecondata dai media nessuno, o meglio, la maggior parte delle persone (uomini), è stato più interessato vedere ragazze non volgari che non si mettevano completamente a nudo. Veniva considerato acqua passata. Oggi c’è voglia di riscoprire l’arte del burlesque, godersi uno spettacolo che lasci un po’ più all’immaginazione, avendo davanti a sé uno show divertente e piccante con una ragazza che, in modo accattivante e ironico, si toglie quegli abiti unici, eccentrici ed eleganti appartenenti ad un’altra epoca.

Oggi?

E’ interessante notare il rapporto che si crea tra performer e pubblico, che oggi è composto da uomini e donne in ugual misura. Ci si fa amare dal proprio pubblico tra risate, sorrisi, ammiccamenti e incitamenti reciproci. Detto questo è evidente che uno strip moderno risulta svilente e fine a se stesso, atto a rendere la figura della donna un nudo oggetto del desiderio.

Perché scegli proprio certi personaggi per i tuoi show, come la sigarettaia o la domatrice di tigri?

Prestissimo anche “la donna serpente”! I miei personaggi sono tutti ispirati a rievocare le atmosfere del circo e piu precisamente dei side-shows di quell’epoca. I side shows erano i cosiddetti “circhi a lato”, tendoni in cui venivano messi in scena numeri eseguiti da freaks, ovvero quei personaggi dotati di innaturali caratteristiche fisiche sia per nascita che per scelta come la donna barbuta, l’uomo elefante, la donna tatuata, i nani, ecc ecc. Provenivano da tutto il mondo e approdavano in America, specie tra fine ‘800 e inizio ‘900.

Da qui anche la nascita del mio nome ironicamente italo-americano: Janet Fischietto-the Circus Lady of the New Golden Age!

Come è stato lavorare con Nina Zilli e Nikka Dimroci? Ti senti più ballerina o più fotomodella?

Nasco come personaggio trasformista e la mia passione principale da sempre è quella di ideare situazioni e personaggi da immortalare in scatti. La mia attitudine e volontà è quella di plasmare me stessa e con il passaggio da modella a ballerina-performer burlesque, penso di essermi completata.
Continuo a spaziare volentieri tra epoche e suggestioni nei miei lavori fotografici: sono i miei spunti e le mie creazioni a prendere vita, il tutto condito da un’ innata propensione al recitare.

Ho un motto che mi accompagna costantemente: “Fai della tua vita il più’ grande show!”

Nikka Dimroci è un’ottima fotografa, un’artista sensibile e versatile con cui s’è creato da subito un incredibile feeling. Con lei ho già lavorato varie volte e non me abbiamo mai abbastanza!

Partecipare al video musicale “L’Inferno” di Nina Zilli è stata un’esperienza unica, durante la quale ho avuto la possibilità di stare su un vero set e di far parte di un’atmosfera molto 40’s che mi faceva sentire completamente a mio agio.

Infine, vogliamo chiederti: le tre regole per un burlesque casalingo e mai volgare?

Il consiglio principale è di scegliere abiti e accessori che vi facciano sentire a vostro agio, sdrammatizzando qualsiasi imperfezione e rendendola un pregio con una buona dose di ironia e sicurezza.

L’unicità
e la forza estetica di ogni donna è data da questa formula! E in finale, in quanto make up artist, non posso che suggerire dello scarlatto mat sulle labbra!

Ecco dove potrete trovarla:

Sul web, ai link
www.myspace.com/janetfischietto
www.myspace.com/voodoo_deluxe

Ultima esibizione: mostra fotografica di Cesare Cicardini “The new burlesque“, presso la Mc2 Gallery di Milano, via Col di Lana 8.

Prossime esibizioni: 26 marzo al Delta Beach Lounge di Ascona-Svizzera, dal 10 aprile al Milwaukee 50’s Diner di Varedo, Mi.

Prossima pubblicazione su “Cc” , Fanzine cartacea in b/n che raccoglie uno speciale sulla collaborazione fotografica tra Janet e Lorenzo Paxia in cui mi ritrae con i suoi più celebri costumi di scena a carattere circense.

Paola e Giulia