Fuori Salone 2011, si parte! A Milano, gli eventi del 12 aprile

Di eventi, come al solito, ce ne sono un sacco e la voglia di esserci, per noi di Milanoincontemporanea, è sempre fortissima. Non possiamo esimerci dal raccontarvi che cosa non perdere giorno per giorno, ma quest’anno andiamo per temi.

Voglia di design tout court? O fashionisti incalliti? Andiamo con ordine e partiamo dal mitico Camparitivo in Triennale con Matteo Ragni…continua a leggere Fuori Salone 2011, si parte! A Milano, gli eventi del 12 aprile

Marco Lai, designer di Hell's Kitchen, anche su Milanoincontemporanea

Vi ricordate di Hell’s Kitchen, il brand di borse e accessori ecosostenibili?

Ve ne abbiamo parlato qualche tempo fa a proposito delle Kitchen’s Bags, della “cucina infernale” di HK e della partecipazione del marchio al Fuorisalone 2010 con tanto di promozione “Cook Your Bag”.

Ciò che non vi avevamo raccontato, però, è che in quell’occasione abbiamo colto l’invito del designer Marco Lai, ideatore e promotore del brand, e lo abbiamo incontrato fuori dal suo “camper da alchimista” appositamente allestito nei quartieri della Settimana del Design per il suo Primo Street Trunk Show.

Ci siamo fatti raccontare un po’ della sua storia e quella di Hell’s Kitchen, partendo dalla domanda più ovvia, ovvero:

Quando è iniziata l’avventura di HK?

Ci sono stati quattro-cinque anni di studio del progetto e due anni fa siamo entrati sul mercato, era intorno al settembre del 2007.

La prima vendita nel marzo del 2008, ce la ricordiamo ancora!

Da dove è nata l’idea di reimpiegare gli pneumatici per farne degli accessori fashion?

Io sono uno stilista da 14 anni, o per meglio dire, uno sperimentatore.

La mia prima linea come designer riguardava la maglieria, ho infatti collaborato con brand della moda come La Perla, Alessandrini. Grazie a queste prime creazioni ho potuto sperimentare diversi materiali e sono arrivato a provare ad utilizzare la camera d’aria.

All’inizio l’idea era quella di progettare accessori.

Cioè?

Creare un casco è stato l’oggetto che ha spinto HK a fare ricerca sull’equalizzazione della camera d’aria (il cosiddetto assottigliamento).

Ho quindi iniziato a studiare e a sperimentare alcune tecniche di lavorazione per trovare quel know how che mi consentisse di sfruttare la camera d’aria uniformandola nella resa, nonostante all’inizio il processo fosse solo artigianale.

Le borse che oggi nascono da HK, com’è ovvio, hanno tutte le camera d’aria uguali per peso e dimensioni , ma all’inizio è stato difficile riuscire a trovare il giusto accostamento tra questo materiale di scarto e un ipotetico accessorio fashion.

Così è nata la collezione Bags e solo dopo un anno è venuta la linea HK bike col casco: l’idea è arrivata semplicemente adattando il materiale a quelli che sono diventati i protagonisti delle prime linee, appunto le borse, il casco, l’agenda.

L’agenda, ad esempio, ricorda nella forma quella di un altro celebre brand: in che cosa HK si differenzia dai suoi competitors?

Se pensa che ci possono essere molti competitors, come Freintag per le borse e Moleskine per le agende … dovevamo proprio differenziarci. Per questo abbiamo puntato sul concept della moda ecologica e divertente.

Sono queste le parole chiave di HK?

Negli ultimi tempi rivive il concetto del made in Italy, ed è questo uno dei valori trainanti del nostro brand, insieme a design, riciclo e costumizzazione.

Ogni cliente vuole avere un capo del tutto ideale per sé, unico, che nessuno può avere e che lo rappresenta.

Ovvero?

Come dicevo, la nostra prima linea è stata quella del casco, la cui realizzazione è stata resa ancora più difficile, oltre che per la lavorazione della materia prima, soprattutto per la questione dell’omologazione per lo sfregamento sull’asfalto.

Da allora le linee sono diventate tre, casco, agenda, e borse: tutte nate per rafforzare il marchio.

La prima uscita è stata proprio nel marzo del 2008, e qui torniamo alla prima vendita.

Ma le idee sono ancora molte. Lo dimostra anche la mia sedia completamente realizzata in materiale di riciclo e con le immancabili camera d’aria.

Oltre all’Italia, in quali Paesi esteri possiamo trovare gli accessori HK e dove vorreste arrivare?

Le nostre camere d’aria hanno varcato la frontiera, sono arrivati con successo in Germania per spingersi fino al Giappone. Ma ci tengo a sottolineare che siamo soprattutto in Italia. A Milano, ad esempio, siamo al Museo della Scienza e della Tecnica e abbiamo alcuni corner sparsi per la città.

Mentre ad oggi stiamo puntando su Scandinavia, Francia, Benelux, Tokyo e poi Giappone e Germania.

La camera d’aria! Ci può spiegare il suo impiego dei materiali?

La materia prima è appunto la camera d’aria, insieme ai materiali riciclati. La tecnica l’ho poi affinata nel tempo.

E le fasi da cui nasce una borsa Hell’s Kitchen?

Innanzitutto la camera d’aria viene tagliata e sezionata. Poi c’è la progettazione e il disegno, che viene riportato sopra ogni parte della futura borsa.

Vengono quindi recuperate e acquistate le cinture di sicurezza dallo sfasciacarrozze. Segue la fase del lavaggio, per il quale usiamo un prodotto ecologico a base di acqua all’interno di una macchina di nostra progettazione, e quindi l’asciugatura.

Dicevamo poi che tutti gli pneumatici devono avere lo stesso spessore. Ecco quindi che interviene la fase di assottigliamento di tutte le camere d’aria e poi il taglio, o a mano o per fustellatura, ovvero tramite una pressa che si chiama “fustella”.

In seguito, è il turno dei cartamodelli, che sono utili a creare e comporre le molteplici parti della borsa .

Dulcis in fundo, avviene la selezione delle varie T-shirt e camicie provenienti soprattutto dal mercato americano: trovo ottimi i loro cotoni e l’originalità delle stampe.

Infine, assemblaggio e packaging . Anche questo questo aspetto è molto importante: tutto viene servito in una scatola della pizza riciclata al 100%.

Originale come il nome e i nomi dei vostri originali prodotti…

Sì, il nome viene da un quartiere degli artisti di New York oggi di gran moda, tempio di designer e creativi. Ma abbiamo voluto fare di più: le nostre borse si chiamano Spaghetti, Maccheroni, Paccheri, Ravioli, come i più amati piatti italiani. E’ per questo che li serviamo in un packaging come il cartone da pizza: sopra di esso trovate la scritta: ENJOY YOUR MEAL! Abusare per cautela.

Ultima domanda: qual è il vostro accessorio di cui andate più fieri?

Uno dei nostri ultimi successi, ad esempio, è stato riuscire a riabilitare i materiali di scarto attraverso la collaborazione con la linea Biotherm (di L’Oreal ) e HK per la cosmesi. L’idea, uscita sul mercato lo scorso Natale , nasce dalla garanzia che HK fa dei propri materiali riciclati; siamo infatti riusciti a creare la pochette firmata e prodotta da HK con all’interno i prodotti Biotherm da uomo, e quindi ad accostare qualcosa che si associa all’idea dello sporco, con il profumo e la cura del corpo di L’Oreal.

Un bel risultato!
Profumi, moda, ecologia e design originale. Volete sapere di più dello stregone Marco Lai?

Vi invitiamo a seguire il brand al link e a conoscerne l’originalità attraverso questo simpatico video.

Paola Perfetti
Viviana Bartoccetti

Hell's Kitchen al Fuorisalone. Cook Your Bag!

Un po’ design, molto eco, e la moda glam personalizzata.

Che ne dite di farvi fare una borsa costumizzata con la vostra t-shirt preferita (e che non usate più) a mò di fodera, così da portarla sempre con voi e farla rivivere?

Hell’s Kitchen Cook Your Bag, ovvero, fino al 30 aprile vi dà l’opportunità di riciclare la vostra moda per far rinascere capi e accessori unici al mondo, resistenti, ed eco.

Ieri siamo andati a trovare Hell’s Kitchen, brand 100% chic recycle, che ha allestito la sua serra di borse e accessori riciclati all’Ottagono, presso la Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4), ma avete tempo fino a domani per acquistarle anche al Temporary Store HK di via Bergognone, ang. piazza del Rosario.

I prezzi sono irresisitibili: dai 50 ai circa 200 euro per un capo unico completamente vostro.

Abbiamo incontrato il suo stilista, Marco Lai, e ci siamo fatti spiegare come si fa a creare una borsa, un casco o una agendina partendo da una camera d’aria o da una cintura di sicurezza per auto.

Per chi non potesse invece presentarsi a Milano, sul website HK troverete tutte le info.

Plus

Paola

MilanoincontemporaneaP

Sabato only Fuorisalone

E’ arrivato il weekend anche sul Fuorisalone, ma non pensate che ci si riposi …anzi!

Stamattina non siamo riuscite a raccontarvi la performance I biglietti dell’Oracolo M. al LOFT21, via Padova 21 – la stessa location dell‘evento EXTRA, progetto di Whomade e 1+2=8, che avevamo segnalato mercoledì scorso (a proposito, non ci siamo dimenticate di raccontarvelo, anzi, state pronti per un super reportage!).

Proprio martedì sera fascinose vedette stile anni Trenta offrivano panieri colmi di biglietti profetici. Un’idea che è continuata proprio questo sabato mattina all’ora della colazione (dalle 10 alle 13) per un workshop dedicato al disegno collettivo su un grande tavolo rotondo, tra un tè, un dolce e un caffè. Massimo 10 persone e un unico obiettivo: creare Biglietti della fortuna a tante mani che preendessero forma passando di mano in mano attraverso associazioni di idee, parole e immagini, biglietti.

Auguri, immagini del giorno prima, ossessioni, desideri e paure, che, nel passaggio, cambieranno, forse, traiettoria, tutti elaborati sotto la cura di Elisa Bertolotti, Denise Lombardi, Maristella Mangipinto, Maria Chiara Piraccini.

Se l’evento cattura la vostra attenzione, oggi pomeriggio COMMONUNCOMMON Magazine propone una giornata di shooting fotografico collettivo per dare vita a un’experience day volto a coinvolgere tutte le realtà espositive di fruitori-protagonisti del Fuorisalone.

Per chi desiderasse partecipare:
l’appuntamento è fino alle 20 c/o LOFT21, in via Padova 21.
[A questo Extra-ordinario momento verrà successivamente dedicato un numero monografico “EXTRA” a cura dell’omonima rivista.]

Il nostro pomeriggio al Fuorisalone continua con due appuntamento legati alla moda ecosostenibile.

Alle 16.30 la Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4 ospita il workshop Hell’s Kitchen, il marchio italiano 100% chic recycle, insieme alle sue ricette di eco-design. Posti di Vista – Green Block è la lezione di cucina più interattiva di questo Fuorisalone 2010: si chiama KITCHEN ECOLOGY, e le ricette squisite del performer-stilista Marco Lai serviranno a trasformare i rifiuti in design (un video in anteprima per capire come fa).
Per informazioni.

Potrete vedere tutte le sue e creazioni e acquistare le borse Kitchen’s Store al Temporary Store HK tutti i giorni del Fuorisalone, dalle 10.30 alle 20.30 @ via Bergognone / ang. piazza del Rosario – non lontano dalla fervida Zona Tortona (della quale vi parleremo a breve).

Ma c’è una personalissima novità. Per il suo Primo Trunk Show al Fuorisalone, Lai che personalizzerà anche le borse dei partecipanti che vorranno essere protagonisti di una giornata di dxesign partendo dalla loro T-shirt preferita. Per chi non potrà partecipare all’evento, sarà possibile inviare la richiesta di personalizzazione fino al 30 aprile, poi vi spiegheremo in che modo.

Ad ogni modo, una doppia inizitiva è divertente ed ecologica (in via Bergognone e all’Ottagono, alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4) dove tutti possono essere parte in causa dell’eco design cui è votato questa Design Week.

Ma non é finita!

Per oggi e domani torna l’appuntamento con “Design&Fashion Swap Party” presso l’EcoConcept Store di via Casale 3/a, a partire dalle ore 17, di Atelier del Riciclo. Vi avevamo già parlato del primo concept store italiano dedicato esclusivamente alla sostenibilità e ad un nuovo modello di edonismo sostenibile – ha aperto i battenti prima di Pasqua a Milano e ospita opere ed installazioni di molti eco-designers.

Si tratta di un progetto ambizioso che vedrà presto l’apertura di altri 3 store sul territorio nazionale (Roma, Torino, Perugia) per poi nel 2012 aprire il modello di business al franchising.

Swap fee: 10 euro
Prenotazione obbligatoria sul sito
Per informazioni: 0289409942
FB

E per la sera?

Per la matta Saturday Night del Fuorisalone vi segnaliamo due eventi – blindatissimi però.

A partire dalle 21.30 all’ East End Studios di via Mecenate 84 (ingresso a invito) sarà presentata BYografia, una nuova linea di oggetti contemporanei e tecnologicamente avanzati. Il concept è quello di evocare i manufatti del passato riproposti in chiave moderna e il brand ha scelto proprio Milano e il suo Fuorisalone per farlo!

Infine, DESIGN DIFFUSION* Evento Fuori Salone 2010- IED || DjSet TILT (FB – dalle ore 22, IEDMODALab di via Pompeo Leoni 3): una porta spalancata sulla Milano del futuro dove numerosi artisti intratterranno tutti gli ospiti della serata alla presenza dei Guest designer: Nocurves, Fraubliker, Zeliko, Emanuele Alfieri & Wany.

Buon sabato al Fuorisalone!!!

Paola
MilanoincontemporaneaP