Marni Playland. Design e Moda per il Fuorisalone 2017

Marni Playland. In occasione del Salone del Mobile 2017  e del Fuorisalone 2017, lo spazio Marni di Viale Umbria 42 si trasforma in un grande parco giochi.

Il Brand invita il pubblico a dimenticare regole predefinite per abbandonarsi al dialogo con lo spazio circostante e con gli elementi che lo popolano. Riflettendo sulla dimensione del gioco, Marni Playland diventa scenario ideale in cui una serie di oggetti impossibili e sculture d’arredo abbandonano il concetto di funzione.

All’interno degli spazi e di una distesa di sabbia, gli oggetti abbracciano il loro aspetto più ludico che deriva dalla libera interpretazione.

Marni Playland. Design e oggetti oltre la funzione

All’interno di Marni Playland, dal 6 al 9 aprile, troverete una selezione di giocattoli con cui intrattenersi, portaoggetti con cui giocare a pallacanestro, colorati coni su cui impilare anelli. E ancora, ceste in cui la sproporzione tra le parti che le compongono mette in evidenza l’ironia dell’approccio creativo.

Inoltre, accanto a questi oggetti, è esposta la nuova edizione limitata di complementi d’arredo. Marni Playland sarà abitata da sedie a dondolo con braccioli contenitore, sedute, sgabelli, poltroncine con il tetto che si trasformano in rifugi in cui rannicchiarsi.

Tutti gli oggetti che visibili in Marni Playland , sono realizzati a mano in metallo, legno dipinto e fili colorati di PVC intrecciati. Le forme giocano con le proporzioni senza limitarsi a rapporti predefiniti. Pensati in esclusiva per il Salone del Mobile 2017, tutti gli arredi sono pezzi unici. Dovete sapere che sono stati prodotti in Colombia da un gruppo di donne che hanno messo a disposizione la loro abilità nelle tecniche tradizionali dell’artigianato locale. Le creatrici hanno trovato così, attraverso il lavoro, indipendenza ed emancipazione.

Marni Playland. Vietato non interagire

Come da tradizione Marni Playland è aperto all’intera città. L’evento espositivo vuole essere un’esperienza in cui il coinvolgimento del pubblico è parte integrante del racconto. Il pubblico può interagire con gli oggetti in esposizione, soffermarsi nello spazio su teli da pic-nic, interpretare gli arredi e ovviamente acquistare i prodotti.

Marni Playland riafferma l’impegno del brand verso le iniziative charity rivolte ai più piccoli. Parte del ricavato della vendita degli oggetti di design in edizione limitata sarà devoluto a Only The Brave Foundation. Fondazione del gruppo OTB di cui Marni fa parte, che collabora con numerose realtà. Quest’anno i proventi andranno a favore dell’Associazione Piccolo Principe (www.piccoloprincipe.va.it), che con la sua comunità Orso Baloo accoglie bambini in difficoltà da 0 a 6 anni sul territorio di Milano e provincia.

Vi segnalo che l’8 Aprile è previsto un Creative Workshop For Children dalle ore 15 alle ore 17 (sempre nella sede di Viale Umbria 42)

Marni Playland è aperto dal 6 al 9 aprile dalle ore 10 alle ore 19  – Viale Umbria 42

Design UN1CO a Milano: un nuovo temporary in Brera

Temporary concept UN1CO-DISTRICT 6Cominciamo questa nuova settimana da Milanoincontemporanea partendo in quinta all’insegna della creatività e del design.

Con la Settimana della Moda di Milano, Milano Moda Donna incombente (le trombe squilleranno mercoledì 20) ed il Fuorisalone del Salone del Mobile che spinge per farsi sentire, uno dei quartieri più originali e suggestivi della nostra città, Brera, dà oggi il suo benvenuto al nuovo UN1Co temporary store.

Dedicato a chi ama la moda, il design, i giovani emergenti, Bologna, e tanta ecosostenibilità.continua a leggere Design UN1CO a Milano: un nuovo temporary in Brera

“Fashion”, Vogue e Condé Nast alla Fondazione Forma

Mostra "Fashion", Fondazione Forma per la Fotografia; Albert Watson, American Vogue, May 1977, © 1977 Condé Nast

 

Correva il 1909 quando Condé Nast, storico gruppo editoriale statunitense, comprò la prestigiosa testata Vogue, da sempre Bibbia della moda. Qualche tempo dopo (erano gli anni Venti) il fotografo e pittore lussemburghese Edward Steichen disse alla prima capo redattrice di Vogue America, Edna Woodman Chase: «Dobbiamo fare di Vogue un Louvre». continua a leggere “Fashion”, Vogue e Condé Nast alla Fondazione Forma

Natale in Brera, una Milano nascosta e contemporanea


Lo sapete, “aficionados” di Milanoincontemporanea. Noi amiamo Brera, e per tanti motivi.

Sarà per quell’allure di vecchia Milano con le sue viuzze strette, con i ciottoli per terra e i laterizi/la pietra sulle facciata.

Sarà perché Brera è un brulicare d’arte un po’ bohèmienne, da sempre, da quando c’è l’Accademia e da quando tele e pennelli sono qui di casa. Da quando gli artisti facevano fatica ad arrivare a fine giornata, a quando Piero Manzoni si beveva l’aperitivo al Jamaica (anno di nascita 1911 o “Bar Giamaica” che dir si voglia).

Sarà per le vetrine di design e le gallerie d’arte cui, nel tempo, si sono avvicinati i punti luce dello shopping, della moda. Gli appartamenti “Lago” e gli indirizzi dell’architettura con quei bar, poi bistrot, poi ristorantini…

Che meraviglia godersela sotto Natale… E se vi proponessimo un tour da “Città Nascosta”? Un modo diverso per aprire le caselline del Calendario dell’Avvento.continua a leggere Natale in Brera, una Milano nascosta e contemporanea