Vintage girls, pin-up al naturale: libri e mostre raccontano il retrò

In tempi di crisi si recuperano gli stilemi del passato. L’abbiamo capito guardando alla moda maschile e a quella femminile che reinvestono barbe ispide e rossetti fuoco a vessilli di un mood anni Trenta irrinunciabili per chi si sente un po’ “Bullo” o molto “Pupa”.

L’abbiamo gustato ai party a tema, nelle collezioni di accessori come borse, scarpe….badando ai nuovi motivi musicali, sempre più swing e rockabilly (anche Robbie Williams è tornato sui sui passi da Mr. Bojangles.

Lo notiamo sempre di più nel mondo della cultura, anche in Italia.

A sinistra, Bettie Page negli anni '50. A destra, una foto di Nick Clements

A sinistra, Bettie Page negli anni ’50. A destra, una foto di Nick Clements

 

A Firenze, la sera del 7 gennaio ed in occasione di Pitti Uomo 85, il fotografo Nick Clements ha presentato il suo nuovo libro sugli anni ’20-’70 (edito in collaborazione con Roy Roger’s di Firenze – via Calimala 27r): VINTAGE GIRLS.
In pratica, un libro che parla di donne e di jeans:

L'autore, Nick Clements

L’autore, Nick Clements

royrogers- vintage girls

royrogers-vintage girls

Milano non è da meno.

In via Ariberto 31 (Sant’Ambrogio), presso lo spazio di My Loft, Pin-up dalle gonne plissé ed i capelli laccati recuperano un immaginario erotico che sa di mito, di malizia, di cultura dell’eros, di anni Cinquanta frizzanti, divertenti, positivi, pronti a fare faville e a ricostruire. L’icona per eccellenza di questa mania: Bettie Page.

Lontana anni luce dai fisici da silfide che trent’anni dopo avrebbero fatto la moda-malata che probabilmente ci toccherà vedere anche in queste Settimane della Moda meneghine, la sua silhouette è un inno alla carica vitale della femminilità.

Una mostra curata dallo studioso di fotografia Maurizio Rebuzzini e da suo figlio Filippo la celebra fino a fine mese. Un bel modo per celebrare la sana femminilità e la voglia di essere femmina senza aver paura di cadere nel volgare o nel cattivo.