Il profumo di Milano durante la Settimana della Moda

Ieri noi di Milanoin eravamo a spasso per Milano Moda Donna, accorgendoci della solita dicotomia maschi contro femmine.

Da una parte, orde di tifosi “birranti” intonavano cori non meglio comprensibili attendendo il Milan da Champions League. Dall’altro, le signorine fan di Barbie da una vita simulavano tentativi di eleganza mal celati facendosi selfie improponibili o, peggio, emulando scene alla Back for Good sotto la pioggia con tanto di fotografo-zerbino al seguito (oggi avranno 40 e passa di febbre, oppure l’avranno scampata anche questa volta?).

In mezzo, e sopra tutti, lasciatecelo dire, c’è la città, Milano, con il suo caos, il suo disordine, le scolaresche in gita e le modelline di corsa. In mezzo, per tutti, c’è l’aria di Milano.

In questa criticata-critica-in piena crisi Settimana della Moda di Milano c’è anche un profumo dedicato.

Si chiama così, Milano, e a crearlo è stato il naso profumiere e creatore della fragranza Allard Marx: “MILANO è stato creato perché la città, che dà molto al mondo, ha significato molto anche per me. A Milano ho vissuto i primi anni dell’infanzia, ho mosso i primi passi nel mondo delle fragranze, ho raccolto i primi successi. Con massima stima e ammirazione dedico la mia “essenza della moda” ai grandi stilisti che hanno scelto la “Gran Milan” come sede per le loro maison. Gli stilisti sono fonte d’ispirazione per noi che percorriamo le nostre strade creative, ovunque nel mondo. “

Allard Marx è un nome speciale. Nato a Genova da genitori olandesi, trascorre l’infanzia a Milano per poi trasferirsi a Roma, poi a Curaçao e a Londra.
Ama i profumi sin dall’adolescenza, “annusando” gli aromi di Londra e di Milano.
Poco prima della laurea scrive a Emilio Pucci a Firenze nella speranza di poter collaborare con la maison, ma lo stilista risponde molto gentilmente di non avere opportunità da offrire a un giovane studente, ancora oggi Marx possiede la lettera autografa di quel rifiuto.

A Milano, comunque, comincia la sua strada. Da Milano “ruba” il bouquet, ovvero note di testa di acciaio del ferro da stiro e il tocco umido del vapore; cuore dall’effetto seta con fiore di ibisco e gelsomino che svaniscono portando alla base: cuoio con ambra bianca e vetiver.

Non ne hanno parlato in molti, ma a noi il messaggio è piaciuto. Se volete provarlo lo trovate solo a La Rinascente di Piazza Duomo Milano.