Kalabrugovic show al Radio 105 Mundial Village Milano. E’ davvero la Milano dei Pino dei Palazzi?

“Mimmo c’hai n’a siga?”!”. “Pino dei Palazzi”. Impennate, booster (o si scrive “buster”?). Non so quanto i personaggi della Tv siano caricature del milanese-tipo. Voglio dire, avete presente il comico Kalabrugovic di Zelig? Quello che prendeva in giro i tamarri di periferia?

Bene, se volete farvi quattro risate stasera sarà in scena al “Radio 105 Mundial Village Milano alle 21.15, direttamente da Piazza Castello, Milano. Un modo per scaldare l’atmosfera prima del match Colombia-Uruguay all’interno dello spazio che fino al 13 luglio ospiterà spettacoli diurni e serali mentre, nello studio mobile, i dj di Radio 105 trasmetteranno in diretta nazionale dalle 16.00 alle 19.00. Tutto intorno: attività sportive e molto altro sono sponsorizzato da Bayer, Beck’s, Pringles, Haribo, Lombardo Bikes, Red Bull e ENI.

Ora, Pino dei Palazzi. Ora, Piazza Castello. Ora, non che il weekend sia un momento adatto per frustrarsi con mille pensieri – mai come durante i Mondiali bisogna pensare a divertirsi e stare bene. Eppure, mai come in un tranquillo venerdì sera a ballare in zona Forlanini ti rendi conto, che in qualunque posto tu vada, Milano è piena di “Pino” e “Pine” dei Palazzi.

Donnine seminude con tette giganti e vitini da vipera usciti, ma-lis-si-mo, da troppo precoci sessioni di chirurgia estetica.

Ragazzine troppo giovani per essere così disinibite nell’elargire baci e sorrisi al primo che capita e che inciampano sui loro piedi per un cocktail di troppo (il che, implica anche la preoccupante mancanza di educazione al buon bere).

Donne serie che pensano a ballare e fare quattro chiacchiere, ma che per questo vengono considerate “tristi”. Considerate così chissà poi da chi.
E gli uomini? Giovanni in canotte bianche o camicie aperte, incamiciati con tanto di bel giacchino dallo sguardo in stile particella di sodio (cioè, il vuoti cosmico dietro gli occhi cerulei e l’unico neurone impegnato a chiedersi “C’è nessuno?!?!”). Pettinature improbabili. Acchiappo volgare.

Se questa è la gente della notte. Se questa è la Milano contemporanea che vive in città e che non si ritrova nemmeno più al baracchino a far colazione perché subito impegnati nella prima camera da letto arrabatta in qualche location a pochi passi da locali dal nome improbabile, beh, allora molto meglio riderci su.

Tra veri Pini dei Palazzi ed il Pino dei Palazzi del teatro… meglio la finzione scenica. Almeno c’è la speranza che, calato il sipario, il copione e la maschera finiscano lì.